Mazzoli a La Gabbia: “In Italia serve una rivoluzione”

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MAZZOLI VA A TRANS? ECCO IL VIDEO DE LE IENE

 

Rispetto a Tiki Taka, La Gabbia è un contesto nel quale Marco Mazzoli si sente decisamente a suo agio. Lo fanno entrare in studio nello spezzone della trasmissione nel quale si parla dei “furbetti del cartellino”, uno dei temi che affronta da anni nello Zoo.

Col conduttore è subito “amicizia”, nel senso che ultimamente ha preso questa parola nel programma di Radio 105: “Senti un po’ Shampoo Tognazzi, sei venuto a marchettare il tuo film?” “Anche, ma sono qui anche per rompere le balle a tutti”.  Su On Air: “Il messaggio è che per avere successo devi fare la gavetta, se non fai la gavetta poi ti bruci”

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Poi si passa all’attualità: “L’Italia è il paese dei furbetti del quartierino. L’italiano impara da piccolo che i politici rubano. Cresciamo con la cultura del furbetto. Conosci il dottore e fai la visita prima, conosci il politico…In Italia inc..are è un piacere“.

L’America è un paese con poche leggi, quindi non c’è la legge che mangia la legge. Negli Stati Uniti paghi le tasse o vai in galera, e non devi bere quando guidi. C’è la certezza della pena“. Paragone, a questo punto Paragone raddoppia: “Sei troppo uno Shampoo Tognazzi“.  Mazzoli, probabilmente con due parole chiave manda Alan Caligiuri a Miami con Santina: “Aggiungo Vipernolo e Santina“.

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Come detto, Marco in questo contesto è decisamente a suo agio:  racconta quella volta in cui provò a scuotere gli italiani con una manifestazione davanti a Montecitorio con gli ascoltatori travestiti da V per Vendetta: ” C’è odio per i furbetti, ma servirebbe una rivoluzione. L’avevamo organizzata senza usare la radio e via Facebook sono venute 850 persone nonostante 1.200.000 ascoltatori a quarto d’ora. La scusa è stata “Sai, dovevo lavorare””.

Guardando storie di varie truffe Mazzoli non è diplomatico: “Quando toccano donne, bambini ed anziani ho una rabbia…i truffatori li ammazzerei“.

Il clou della serata Mazzoli lo piazza a proposito di Renzi; una cosa che per altro gli ascoltatori dello Zoo conoscono: “Non c’è una foto in cui Renzi non abbia una faccia da pirla. Ho offerto 100 euro a chi l’avesse trovata ma non c’è“.

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Ecco il video dell’ospitata di colui che ha detto “Io sono la radio”, che come peggior nemico ha Leone Di Lernia e che come sogno proibito  quello di sbancare i botteghini col film. Uno che è riuscito a farsi definire “patacca” anche in tv.

Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

 

 

 

 

 

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".