Sono diverse – e qui ne parliamo puntualmente – le iniziative che puntano a portarci verso il centenario della radiofonia italiana. Ogni pomeriggio, su Rai Radio1, c’è Cento – Storie per un secolo di radio.
In tale programma, si racconta sia la storia della radio, sia la storia del nostro Paese raccontata dalla radio. Alla conduzione c’è il Professor Umberto Broccoli, che è autore della trasmissione assieme a Patrizia Cavalieri. Gli altri “fantasmi del futuro” sono Roberta Genuini e Stefania Livoli – in redazione, il “silenzioso” regista/pianista Luca Bernardini, noto anche come “Bernardini campanaro”. Al “colore dei suoni” c’è Tommaso Margiotta.
Ogni segmento è introdotto proprio dalle campane del Maestro Bernardini, ma la parte più affascinante – almeno a parere di chi scrive – è la chiusura dedicata ai grandi autori della letteratura che hanno scritto per la radio. Il concetto sempre presente è “per la radio hanno scritto proprio tutti”. Grazie a “Cento”, dei maestri della letteratura possiamo ascoltare non solo i testi, ma anche le voci.
Nella puntata di giovedì, Broccoli ha usato un tono ironicamente polemico. Abbiamo detto che ci sono svariate iniziative volte a celebrare i cento (appunto) anni della radio, in arrivo nel 2024. E forse, a tali iniziative non viene dato abbastanza spazio. Non le ha mandate a dire Luca Casciani di RTR 99, nei confronti della stampa romana quando Andrea Torre ha fatto rivivere il programma “Supersonic”.
Comunque Broccoli, ampliando un concetto già espresso un paio di giorni prima, ha affermato: “Su di noi c’è un silenzio assordante della stampa nazionale. Sono più impegnati nei grandi fratelli e nel gossip. Noi cerchiamo di fare un minimo di contenuti”.
Stefano Beccacece