Guardare le partite è bello, ma ascoltare la radio – ovviamente in streaming – ha ancora un fascino che l’immagine non trasmette. Mentre nel pomeriggio di ieri la lotta scudetto era già finita all’intervallo, in serata si è conclusa la lotta salvezza più appassionante di sempre, o quasi.
Avevo – certo – la diretta di DAZN davanti, ma nelle orecchie c’era Radio Bussola 24, che segue le gare della Salernitana. In un’altra finestra c’era pure Radiolina, che trasmette le radiocronache del Cagliari, ma immaginavo che quello di Venezia sarebbe stato un campo secondario. Tutto si sarebbe deciso all’Arechi. Valutazione che non poteva essere più sbagliata.
L’Udinese passa a Salerno, ma la gara è lunga. C’è il gol annullato, e poi il raddoppio, ma tanto finirà 3-2. Arriva il 3-0, e a questo punto la Salernitana non ha più il destino nelle mani. Ma a Venezia, il Cagliari non segna. Su Radio Bussola c’è mestizia, perché la Serie A dei granata è appesa a un filo sottilissimo. La favola rischia di chiudersi col cacciatore alleato del lupo.
E già nelle gare precedenti c’erano stati il pareggio dell’Atalanta nei minuti finali, quello del Cagliari nel recupero – nello scontro diretto – e il rigore di Perotti ad Empoli. Sullo 0-4, nei minuti conclusivi, lo storico radiocronista – direttore di Telecolore e firma del Corriere dello Sport – Franco Esposito, si mette a raccontare frammenti di Venezia-Cagliari, perché tanto di Salernitana-Udinese non se ne occupa più nessuno: “In quarant’anni non mi era mai capitato di raccontare un’altra partita”.
La tensione piglia pure chi sta comodamente a casa a mille chilometri ed è neutrale, tipo me. A Venezia basterebbe una palla sporca qualsiasi, e in fondo i lagunari sono già retrocessi. Wendy è totalmente in balia di Jack. Ma il Venezia tiene, il Cagliari non segna e la Salernitana resta in Serie A per la prima volta nella sua storia. La mestizia diviene gioia. Esposito racconta le proprie emozioni: “Ho vissuto delusioni e gioie, ma mai entrambe le cose nella stessa partita. Fino al 75′, per me Venezia-Cagliari era 0-3”
Scatta la festa, ed anche il radiocronista – i cui racconti sono sempre molto passionali – si lascia andare: “Voglio farvi sentire la festa, potrei anche andare in campo. Possono anche togliermi il patentino, non importa più“ Il tecnico Davide Nicola, ha compiuto la sua impresa. e anche ieri sera la “vecchia” radio ha svolto il suo ruolo informativo. In stile Italia-Inghilterra 20-0 con gol di Zoff di testa su calcio d’angolo. alla stadio sono stati raccontati alcuni boati, mentre a Venezia si stava ancora giocando. I meglio informati erano coloro che avevano – senza necessità di connessione – la ormai bistrattata radiolina.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)