Un paio di giorni fa c’è stata una puntata movimentata ne “La Zanzara” su Radio 24, anche grazie a notizie come quella dell’affermazione della conduttrice Sara Pinna rivolta al bambino tifoso del Cosenza, e quella del bambino di 5 anni alla guida di un motoscafo a Napoli.
A lasciare il segno è stato senza dubbio l’ascoltatore Luigi da Napoli: “Parla della Barona. Dottor Parenzo, quando la vedo Presidente del Consiglio?”. L’ascoltatore ha raccontato di aver commesso rapine ed omicidi. E ancora: “Quando ero in carcere, c’erano killer che uccidevano per sfizio. Nel tuo futuro vedo 2 3 napoletani che ti uccideranno per sfizio. In carcere c’era chi sentiva la radio, e dicevano ‘Io lo vado ad ammazzare per sfizio’. Quanti omicidi ho commesso? Cinque, e molti tentati”.
E dopo un confronto col consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, succede che a Roma salta tutto, e Cruciani torna in modalità traffico: “Non impreco perché l’ho già fatto. L’istinto mi direbbe di prendere il vetro a martellate e andarmene”. A Roma salta la luce e Parenzo effettua un collegamento telefonico (di quelli vecchio stile che esaltavano Cruciani): “Sono rimasto chiuso qui dentro. Ringrazio l’Azienda perché sto usando un mio telefono”.
A un certo punto della puntata, Parenzo si era bloccato. Cruciani: “In una radio normale, si continuerebbe ad andare in onda, e invece no. Se il sottoscritto fosse stato a Roma, la trasmissione si sarebbe chiusa. A un certo punto ho sentito delle scosse fortissime in cuffia. Questa non è la situazione in cui si lavora tutti i giorni, ma quasi“. Parenzo, che ormai è ossessionato dalla guerra in Ucraina, ha accusato delle anomalie della sede romana, gli hacker russi. Di recente, Radio 24 ha avuto un grave guasto che ha condizionato il palinsesto mattutino.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)