Con l’Isola dei Famosi , Marco Mazzoli e Paolo Noise porteranno un po’ di Zoo al pubblico di Mediaset

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Sono contento che Marco Mazzoli e Paolo Noise vadano all’Isola dei Famosi? Ovviamente no, ma solo perché lo guarderò e non lo faccio dal 2004.

Per il resto, l’unica speranza per gli ascoltatori dello Zoo di 105 è che il programma che non piace riesca in minima parte a penetrare – verbo probabilmente appropriato – in un contesto che è all’opposto e che i conduttori hanno sempre avversato.

Bisogna sempre pensare che in fondo lo Zoo è un programma cazzone fatto da cazzoni,  dunque i discorsi sulla coerenza valgono fino a un certo punto. Ha poco senso prendere dei conduttori come esempi di vita. Non stiamo parlando di personaggi politici dai quali ci si aspetterebbero determinati comportamenti, spesso disattesi.

Poi, certo: spesso vengono veicolati messaggi più “seri” – per altro da menti diverse l’una dall’altra – ed ogni ascoltatore può con la propria testa decidere su cosa concordare e su cosa no. Esempio: da anni Mazzoli parla dell’acqua che serve per un solo hamburger. Non mi è mai passato per la testa di smettere di mangiare hamburger e la carne in generale. Nello Zoo sono successe cose peggiori di una partecipazione ad un reality, tipo ospitare Fabrizio Corona o mettere ai voti un’intervista a Stefania Nobile. Tutte cose in contrasto con lo stile dello Zoo, che però – va ricordato – è sempre un programma cazzone fatto da cazzoni.

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Lo Zoo può “invadere” il mondo televisivo

Quello che Mazzoli e Noise hanno promesso, è di vivere questa avventura nel proprio stile. E’ stato chiesto agli ascoltatori di proporre “cose da fare” durante queste settimane.

 

Sta di fatto che lo “stile” dello Zoo può sbarcare nel mondo “mainstream” dopo alcuni tentativi che si sono rivelati poco fortunati, vedi “Teste di Casting”. Paolo Noise potrà addirittura godere di una propria identità dopo essere stato chiamato “Claudio Noise”. Anche Chiara Francini – ai tempi del film “On Air” – credeva che Noise fosse il cognome. Nel periodo delle dirette dalle università, il povero Noise  talvolta non veniva manco nominato nei servizi dei TG, come accadde nell’edizione mattutina del TG5 di mercoledì 27 settembre 2006. Vennero nominati tutti i componenti del programma – ovviamente c’era anche Leone – ma Paolo no.

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Quando Mazzoli ed Alisei – in quanto parte dello staff di “Striscia la Notizia”, parteciparono alla serata di consegna del Telegatto, Ezio Greggio li presentò molto velocemente con “e lo Zoo”. In pratica, ai due per citare sommariamente una battuta di Alisei, del Telegatto rimase appena la sabbietta.

Oggi, inoltre, Radio 105 fa parte della galassia Mediaset, e nella partecipazione dei due ha  influito molto il famoso agente romagnolo dalle magliette “vissute”.

In conclusione, è vero che gli ascoltatori fedelissimi dovranno convergere – tappandosi il naso – su qualcosa che pochi anni era impensabile; ma ha senso fare i duri e puri per un programma radiofonico di scenette? Con questa esperienza, verrà sdoganato il fatto che – per rispolverare un vecchio hashtag – #Lozooesiste.

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Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".