Ci avviamo verso una stagione estiva che – sempre a causa del solito dannato Coronavirus – rischia i essere avara di soddisfazioni a livello globale sia per chi opera nel settore turistico, sia i vacanzieri.
Con lo spettro di vacanze in plexiglass, che potrebbe essere il titolo di un film alla “Sapore di mare” in tempo di Covid, è possibile che i network nazionali non modifichino di troppo i propri palinsesti.
In tempo di smart working, di distanziamento di possibilità di spostamento presumibilmente ridotte all’osso, è difficile ipotizzare il gruppo RTL suddiviso fra Puglia, Sicilia e Sardegna, o 105 a Gallipoli, o ancora, l’immancabile Radio Deejay a Riccione.
Nell’estate in cui l’unica animazione consentita sarà quella al ritmo di “Fase uno-due uno-due uno-due”, è possibile che non ci sia un agosto in cui diventano protagonisti i conduttori del weekend, o palinsesti creati ad hoc con qualche professionista ingaggiato per un breve periodo. Ci viene in mente – per esempio – Radio2.
Va – e i conduttori ne stanno già parlando – verso la presenza anche ad agosto lo Zoo di 105, che pensa a una versione “on the road” simile viaggio sulla Route 66 di Marco Mazzoli e Fabio Alisei nel 2006. Il conduttore sta già cominciando a usare lo schema che prevede il lamentarsi del mancante sostegno economico da parte della radio, chiudendo il concetto dicendo: “Se fosse Diletta Leotta…”. Da ciò deduciamo che la cosa andrà in porto.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)