Sembra strano dirlo, ma ieri Albertino ha compiuto sessant’anni. Albertino, uno sulla cresta dell’onda da trentacinque e passa, uno che ha saputo essere il re dell’intrattenimento, che ha saputo essere innovativo nel linguaggio e dato vita ad un format – il “Deejay Time” – che avrebbe avuto fortuna anche all’estero, ha “già” sessant’anni.
Ieri sera, dato che sia Radio Deejay che m2o sono in trasferta a Riccione, gli è stata organizzata una festa a sorpresa.
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Ma c’è un aspetto che più d’ogni altro è significativo rispetto ai sessant’anni di una delle figure più importanti della radiofonia italiana. In molti si sono avvicinati alla radio grazie a lui, e gli anni di celebrità hanno portato alcuni fans a diventarne colleghi.
Basti pensare ad Alessandro Cattelan, o Andrea & Michele, che lo hanno incontrato all’Aquafan a sedici anni – prostrandosi tipo Benigni e Troisi con Savonarola – ed oggi trasmettono dall’Aquafan e partecipano alle feste a sorpresa per Albertino.
Inoltre, poco dopo l’avvio della m2o attuale – episodio da citare giusto per sottolineare ancora una volta la favola vissuta da chi è passato da avere un mito inarrivabile ad avere un collega – Walter Pizzulli raccontava: “Ad una serata, proprio mentre stavo per stringergli la mano, 4 bodyguard se lo portarono via. E non ci riuscii! I sogni, però, sono strani forti. Alle volte si realizzano anche quelli che credi impossibili. Sia chiaro, anche se mi hai voluto nella tua @m2oradio io rimango uno dei tuoi più grandi ascoltatori e tu per me sei “one and only” caro Albertino”.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)