Pierluigi Diaco tratta i bambini da piccoli adulti

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Ieri sera è andato in onda su Radio2  un altro blocco speciale all’interno di “Ti Sento”, programma condotto da Pierluigi Diaco dalle 20:00 alle 21:00.

A proposito, qualche giorno fa avevamo scritto del concetto espresso dal conduttore, secondo cui non bisogna interrompere l’ascoltatore che dice cose interessanti. Ebbene, in barba ad ogni “legge” radiofonica, il collegamento con la piccola Chiara è durato ben venticinque minuti.

Diaco – abituato ad interagire coi più piccoli, soprattutto nel periodo delle Feste – li fa sentire speciali, ma prima li tratta come piccoli adulti, mettendo al microfono la consapevolezza che il bambino di oggi è l’adulto di domani. Il livello della discussione non viene abbassato – come sarebbe facile fare con un bambino – bensì diversificato.

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Pensare che Chiara cercava di essere sbrigativa inizialmente, come se avesse ben chiara l’esistenza dei tempi radiofonici. Di fatto, Diaco la fa parlare di pianeti o di Trilussa. Le fa domande come “Quali pianeti sarebbero i tuoi nonni?”, o “Chi è Gesù?”. Alla domanda “Cos’è la pace?”, Chiara risponde: “La pace non è un mondo in cui non c’è la tristezza, perché senza la tristezza non ci sarebbe la gioia”.

Mentre ascoltavo il dialogo tra “Pigi” e Chiara pensavo: “Perché fa a una bambina domande impossibili per un adulto?”. Forse, il punto sta proprio nell’essere bambini. L’innocenza che li contraddistingue, permette loro di non essere abbastanza grandi per pensare che esistano questioni insormontabili o risposte non semplici. Qui trovate il blocco in questione.

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Stefano Beccacece

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".