Da venerdì 25 ottobre è in rotazione radiofonica il nuovo singolo di Francesco Renga. Il brano si chiama Normale e vede la collaborazione tra l’ex voce dei Timoria ed Ermal Meta. Intanto Renga prosegue il suo tour in Italia che, nel 2020, porterà il cantante a esibirsi anche all’estero.
Francesco Renga – Normale Video ufficiale
Ad accompagnare l’uscita del singolo, c’è anche il videoclip ufficiale diretto da Duilio Scalici.
Francesco Renga – Normale (Testo)
Che male c’è
ad essere normale
avere una casa, dei figli, un lavoro
ed una moglie da amare
magari non è
la vita che volevi fare
ma è la tua ed è proprio per questo
che devi renderla speciale
renderla speciale
Chiudi gli occhi e immagina
di essere nuvola
di essere una pagina bianca
scrivi adesso la tua storia
Che male c’è
a provare confusione
se la cultura è soltanto un bisbiglio
e la rete fede nazionale
dimmi com’è
cos’è che posso fare
per farti capire che i veri eroi non sanno volare
Chiudi gli occhi e immagina
di essere nuvola
senza pioggia ed elettricità
di essere una pagina bianca
scrivi adesso la tua storia
scrivi adesso la tua storia
E scoprire che il giorno migliore
è proprio quello che domani arriverà
sai la vita non si può insegnare
il sole nasce quando arriva l’alba
C’è chi non sa che esistono
arcobaleni senza pioggia
scrivi la tua storia
arcobaleni senza pioggia
scrivi la tua storia
arcobaleni senza pioggia
Che male c’è ad essere normale
Francesco Renga – Normale (Significato)
Normale, come ha raccontato Renga, è un brano che Ermal Meta ha fatto ascoltare quest’estate al suo collega. Una canzone che racconta di quella normalità di cui entrambi sono fieri e che, allo stesso tempo, rende consapevoli di quanto sono stati fortunati nella vita. Una normalità che, adesso, cercano di proteggere in tutti i modi e non perdere per nient’altro al mondo.
Di fondo c’è un chiaro messaggio: oggi è proprio la normalità il valore a distinguere un individuo da una società in cui tutti cercano di essere sempre qualcosa di più e di diverso, senza accorgersi probabilmente che la felicità il più delle volte ce l’abbiamo a portata di mano.