In questi giorni si è parlato di un’intervista concessa da Albertino a La Stampa. A proposito del modo di intendere la radio rispetto al fratello Linus, il dj ha detto: “Io sono nero e lui è blu. Non siamo il bianco e il nero, ma la sua idea di radio è un’altra rispetto alla mia, più parlata rispetto alla musica. A un certo punto a Deejay, dopo essere stato quello che l’aveva ribaltata, ero diventato quello strano. Oggi M2o e DeeJay sono finalmente complementari. Io faccio una radio e Linus un’altra, ma insieme stanno bene”.
Le differenze nel modo d’intendere la radio sono nette da 5 anni, da quando Albertino ha iniziato a dirigere m2o. Linus ha più volte spiegato – anche in occasioni pubbliche – che per lui il futuro passa dal contenuto, da una radio quindi più parlata.
Albertino ha basato il proprio progetto “suo” su una radio di flusso che privilegiasse la musica e nel quale gli interventi sono di brevissima durata.
La direzione di m2o ha portato il dj a basarsi nuovamente in modo sostanzialmente esclusivo sulla musica. Basti pensare che – e lui stesso ne ha parlato nell’intervista – per anni è stato assorbito “Dal Ranzani” di Cantù. L’ultimo tormentone legato ad Albertino non ha riguardato il “Deejay Time” o la “Dejjay Parade”, ma “Vaaaaaaa bene, oooook”.
Stefano Beccacece