Si sa che il conduttore de La Zanzara Giuseppe Cruciani ama provocare – vedi la battaglia contro i vegani – o dare voce a provocazioni altrui, o quantomeno a tutto quello che non è scontato, già sentito, “politicamente corretto”.
Venerdì sera il conduttore di Radio 24 è stato minacciato per aver fatto ascoltare – per due volte – una frase detta, e postata sui social, da Fabio Tuiach, pugile e consigliere comunale della Lega Nord di Trieste.
Tuiach aveva scritto e detto: “Maometto era un pedofilo e noi non accetteremo mai questa cultura“. In seguiro, aveva rincarato la dose: “Finché mi minaccia di morte qualche zecca della Casa delle Culture sorrido ma se lo fanno gli islamici voglio la scorta per mia moglie e i miei figli che ha la Serracchiani! P.S.: un uomo di 54 anni che sposa una bimba di sei è un pedofilo”. Ed ancora: “Secondo voi se un uomo di 54 anni sposa una bambina di 6 è normale? Per molta gente si purtroppo”.
Ma da dove è nata la polemica? Tuiach su Facebook aveva postato un articolo de Ilgiornale.it. che riprendeva un’intervista di un quotidiano danese ad Osama El-Saadi, imam di Aarhus, il quale sosteneva che il governo danese avrebbe dovuto accettare le “spose bambine”, in quanto tale pratica farebbe parte della “cultura” dei migranti che approdano in Danimarca. Sempre secondo l’imam, la questione avrebbe carattere umanitario, in quanto – a suo modo di vedere – non sarebbe giusto separare due coniugi che, seppur divisi da un’ampia differenza d’età, secondo la cultura islamica sono regolarmente sposati ed hanno formato una famiglia.
Ma in tutto questo Cruciani che c’entra? Naturalmente si è sviluppato l’abituale dualismo Cruciani-Parenzo: da una parte Cruciani sosteneva la correttezza tecnica – secondo le leggi moderne – della tesi di Tuiach, mentre Parenzo sosteneva che il consigliere giuliano avesse bestemmiato.
Più della breve intervista nella quale Tuiach ha cercato con un certo imbarazzo di scusarsi – intervista durante la quale Parenzo non è riuscito a non infervorarsi – hanno colpito alcune chiamate di ascoltatori di fede mussulmana che si sono rivolti a Cruciani con toni che andavano dal profetico al minatorio: dal camionista che ha consigliato allo speaker di tornare a parlare di omosessualità e di parti anatomiche femminili, all’ascoltatore che lo ha avvertito che persone incapaci di controllarsi presto andranno a trovarlo, sino a quello lapidario: “Te ne pentirai“.
Di solito – dato che Cruciani in queste occasioni non molla di un centimetro, anzi spesso apre le puntate gettando ancora un po’ di benzina sul fuoco – questo tipo di tormentoni si protrae per alcuni giorni indipendentemente dall’attualità: questa sera possibile secondo round?
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)