Flavio Muciante: “L’arroganza di Ter rischia di danneggiare la credibilità del mezzo”

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“Oltre due milioni e mezzo di ascoltatori in più in un solo semestre e una crescita per alcune emittenti, nel quarto d’ora medio (il riferimento per le campagne pubblicitarie) anche superiore al 70 per cento. Quale credibilità possono avere dati come questi?”.

Così il vicedirettore di Radio Rai Flavio Mucciante commenta la decisione del Tavolo editori di pubblicare anche i dati delle reti radiofoniche della Rai, nonostante il ricorso dell’azienda, che ne aveva chiesta la sospensione contestando l’attendibilità della metodologia e pesanti distorsioni nell’indagine, a causa di continue e aggressive campagne autopromozionali da parte di tutte le emittenti commerciali.

“È una pagina triste per il mondo della radio – afferma Mucciante – l’arroganza di Ter rischia di provocare gravi danni alla credibilità del mezzo e pesanti riflessi negativi sugli equilibri del mercato pubblicitario”. Del resto, l’epilogo di questi giorni con l’uscita della Rai da Ter è il risultato di anni di sollecitazioni inascoltate.

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“Tutte le indicazioni di Agcom – commenta il vicedirettore di Radio Rai – sono rimaste lettera morta: dalla governance (che esclude pubblicitari e inserzionisti) alla metodologia (interviste telefoniche basate sul ricordo), fino all’uso di pratiche scorrette, emerso negli ultimi mesi con martellanti campagne per invitare gli ascoltatori a votare la propria emittente”.

“Le distorsioni provocate – secondo Mucciante – sono evidenti: l’aumento esponenziale della platea di ascoltatori e soprattutto le oscillazioni nella rilevazione del quarto d’ora, tra il 40 e il 70 per cento in pochi mesi, sono dati inverosimili, che si riflettono su pianificazione delle campagne pubblicitarie e costo degli spazi, inquinando il mercato. Uno scenario con zone d’ombra, che la Rai non può avallare in alcun modo”.

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About Stefano Beccacece 4512 Articles
Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".