Gerardo Greco ha lasciato il Giornale Radio Rai e Radio 1 col prossimo incarico di divenire direttore del TG4. Secondo quanto riportato da Libero, dovrebbe anche condurre un approfondimento politico su Rete 4 in prima serata.
Ma il Cdr ha diramato il seguente comunicato: “Se tre indizi fanno una prova il Giornale Radio si avvia all’ennesima estate di cambi al vertice (già tre direttori in due anni) che la dicono lunga sullo stato di abbandono in cui è lasciata la testata radiofonica della Rai.
Il sospetto, non tanto per i numerosi articoli ai quali siamo anche abituati, che vedono il direttore Greco ormai candidato ovunque nei ruoli più disparati ( in ultimo alla guida di Rete 4) ma per la quotidianità in cui lavoriamo che vede ormai tutto delegato ai vicedirettori e registra l’impossibilità per il CdR di avere corrette relazioni sindacali e di dialogare con il direttore che ormai da settimane rinvia incontri con il Comitato di Redazione.
La perla stamane, con l’avvio di Radio 1 Sport, presentata in pompa magna in una fiera dell’effimero e abbandonata al momento dell’accensione dei microfoni. Il direttore Gerardo Greco era assente perché oggi è formalmente in ferie.
Non si è mai visto un comandante abbandonare la nave al momento del varo.
Il “grande salto” verso il digitale, quindi, i giornalisti del Giornale Radio Rai lo hanno gestito da soli, grazie alla professionalità dei colleghi dello sport che in questo, per fortuna, non sono secondi ad alcuno.
Allarmante, poi, il silenzio dell’Azienda, che della Radio proprio non si occupa e, quando ci prova, riesce a creare spot, come quello di Radio 1 Sport, in onda in questi giorni, che invogliano l’ascoltatore a cambiare canale. Davvero una grande pensata.
Ad una settimana dal Congresso Usigrai, durante il quale il CdR porrà con forza la questione del rilancio della radio, si chiedono all’Azienda prospettive e investimenti veri, anche per la Radiovisione, questa sconosciuta e progettualità di lungo respiro.
Al direttore Gerardo Greco, se trova il tempo, chiediamo chiarimenti urgenti sulle notizie che lo vorrebbero già altrove.
Insomma, caro direttore, se ci sei ancora, batti un colpo!
Il CdR””
Greco dal canto suo ha risposto con una lettera pubblica che riportiamo parzialmente:
“Per quanto riguarda il mio futuro professionale – ha scritto Greco – non ho mai nascosto che il mio nome sia stato associato ad altri incarichi, diversi dalla Direzione che mi onoro di ricoprire attualmente. Qualunque possa essere il mio prossimo orizzonte, ciò non mi impedisce (e non mi ha mai impedito) di lavorare con la massima dedizione e attenzione al raggiungimento degli obiettivi sui quali ci siamo confrontati dal piano editoriale in poi
Obiettivi di risultato che accrescano il prestigio e la autorevolezza della testata (mai tanto presente sui giornali quanto in quest’ultimo anno) indipendentemente dalla mia persona. Non sono affezionato a una poltrona ma a delle idee“.