La Squalodissea – il viaggio di Squalo e la modella e volto televisivo Ines Trocchia a Miami si è concluso per quanto riguarda – 54 ore in aereo considerando che un volo è stato perso. – il viaggio d’andata. Adesso c’è quello di ritorno.
Ricordiamo che la Squalodissea prevedeva la partenza da Malpensa per Fiumicio, da qui a Lisbona, da qui a New York, Detroit, Miami. Ma tutto in stile Zoo, quindi, la Bottega dei desideri di Torino si è premurata di far avere a Squalo oggetti fallici che lo avrebbero dovuto mettere in difficoltà ai controlli.
Il viaggio – finanziato dall’abituale Vipernolo – prevedeva l’arrivo a Miami per consegnare una penna speciale, hamburger e bagno prima della partenza.
La stanchezza si è fatta sentire, e infatti Squalo si è lasciato andare a battute dal gusto e dal tasso di comicità molto discutibile.
Poi, sono arrivati i cedimenti più rilevanti a Detroit che – anche per il crollo el morale di Ines – hanno rischiato di compromettere la missione.
Ma dopo i problemi di scalo, di carica dei cellulari e di controlli – che in America sono evidentemente più ferrei – l’avventura no ha più avuto imprevisti di sorta.
Ed ecco l’arrivo e la visita panoramica di “Shark”
Ora il viaggio di ritorno ci dirà se la Squalodissea è davvero giunta al termine.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)