Da quando Il Morning Show di Alberto Gottardo e Simone Alunni ha lasciato la radio per diventare un podcast con proprio sito e propria app, ha bisogno di essere finanziato dagli abbonamenti degli ascoltatori.
Le adesioni servono a finanziare stipendi ed oneri vari tra cui la possibilità – ad esempio – di mettere musica in diretta. Di fatto, finanziare il Morning Show significa esserne editori e – conseguentemente – fruitori.
In cambio si ottiene uno spazio di totale libertà, che forse potremmo accostare a Radio Parolaccia, in cui le aperture rappresentano una sorta di autogestione, gli ascoltatori si insultano e sfottono reciprocamente, e talvolta qualcuno racconta il proprio rehab.
Naturalmente, perché tutto questo progetto di indipendenza possa andare avanti, perché possa proseguire questo circo possa proseguire, è necessario abbonarsi a 9,99 euro qui, altrimenti Gottard Stern sarà costretto a tornare in FM. Talvolta, taluni sembrano non comprendere che per chi ascolta, i dividendi di simile impresa stanno nel prodotto stesso.
Intanto, negli scorsi giorni ha tenuto banco la “rimpatriata” zanzaresca con Giuseppe Cruciani ospite di Enzo Spatalino su Prima Free, Sostenete il Morning Show, se no sarà ora di finiamola.
Stefano Beccacece