![Lunatici Napoli](https://www.radiomusik.it/wp-content/uploads/2024/05/Lunatici-Napoli-678x381.png)
Nel programma dei Lunatici – con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio – spesso viene ripetuto che “può accadere di tutto”. Ed è quello che è accaduto due giorni fa.
Senza motivo, mentre si parlava di professori, è partita una catena tra ascoltatori. Michele chiama per salutare Gabriella, Umberto da Pescara chiama per parlare con Michele, Alfredo che chiama per Umberto.
Giannino chiama per Alfredo, il Grillo chiede una ricetta a Giannino, e a sua volta riceve la chiamata del Dottor Carletti. Per il Dottor Carletti arriva Caterina, che non si capacita delle domande del quiz – dimenticando però che ormai il Dottor Carletti non è più un guardiano, ma un concorrente – e infine chiama Ida che parla con Caterina.
Chiude la catena Michele che si spaccia goffamente per “Giovanni da Foggia”. Al termine di questa catena telefonica, i misteri sono: chi è Sandro di Francavilla al Mare? Cosa avrà voluto dire Giannino con “Mi son Giulio, non son tilana?“.
Un’altra domanda da porsi è: perché da Foggia – capoluogo di provincia con 145mila abitanti – l’ascoltatore certificato è uno, mentre da Atessa, provincia di Chieti – più o meno 10mila abitanti – i protagonisti sono ben due (Carletti e Pierpaolo)?
Anche in questo momento folle, Umberto ha tirato fuori la sua anima da playboy: “Io conosco le donne, gli uomini no”. In ogni caso, questo programma ha ancora una volta dimostrato che momenti epici possono nascere da situazioni che una scaletta non può prevedere. Ecco la catena lunatica.
Stefano Beccacece