All’improvviso, nella scorsa puntata dei “Lunatici di Radio2” si è palesa Massimiliano, o meglio Sotirios, un personaggio che si definisce laureato e parrebbe vivere con uno zoo.
Il dialogo da filosofico si è spostato su un piano biecamente materiale: “Che titolo di studio avete? Quanto prendete al mese? Io parlo ma la gente non me sente“.
Se siete nostri lettori, sapete che questo blog si nutre di gente strana: basti pensare a Mauro da Mantova o Donato da Varese de La Zanzara, o – rimanendo ai Lunatici – all’investigatore privato o a chi deve ricevere svariati miliardi di euro da Juncker.
Sotirios ha avuto – a differenza degli altri ascoltatori – una seconda chance nella stessa serata, ma se l’è giocata malissimo, definendo coloro che chiamano “quattro poveracci”. Grave errore, perché a Roberto Arduini per mantenerlo calmo non bisogna fare due cose: mettergli in discussione la scaletta e criticargli il pubblico.
Naturalmente è – nuovamente – il senso di comunità dei Lunatici, e forse parlarne dà al soggetto una visibilità; ma potevamo forse distrarci da un fenomeno trash? Ma Sotirios è: “la cultura vera”, mentre Arduini e Di Ciancio sono: “subcultura”. Ma come si fa a dire che Ardiuini e Di Ciancio sono meravigliosi?
E’ sostanzialmente inutile tentare di confutare gli sproloqui di un personaggio che si eleva rispetto a “quei quattro deficienti che te chiamano”, e che intanto chiama per spiegarti che “Se io ho una compagna o dei figli, non chiamo voi due, chiamo mia moglie”. Segnaliamo solo che tale telefonata – ci proverà di nuovo? – è avvenuta in una serata in cui si parlava di trascendentale, di Elettra Lamborghini che sostiene di parlare con Dio e di altri strani fenomeni. Qui trovate l’accaduto.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)