Nel corso della puntata di Password, programma di Rtl 102.5 e in onda il martedì e il venerdì dalle 17:00 alle 19:00, è stato intervistato Enrico Ruggeri che ha messo in primo piano diversi interessanti argomenti.
Ai microfoni del programma condotto da Nicoletta Deponti, l’artista milanese ha detto che l’Italia non sa tutelare la musica e da parte di chi governa, c’è un assoluto disinteresse. “Adesso si incomincia a intravedere la luce in fondo al tunnel” ammette lo stesso Ruggeri che annuncia di una collaborazione di idee tra lui, le Bollicine di Vasco Rossi, Gigi d’Alessio e i Pooh. Interessante anche quanto detto sui ricavi dei suoi lavori e in particolare è degno di citazione l’esempio di Spotify: “Ad esempio vai su Spotify che è una grande piattaforma nella quale le grandi multinazionali hanno venduto a 150.000, 200.000 alla volta delle canzoni a questa piattaforma. Tu paghi un tot al mese e questo tot al mese in teoria deve essere ripartito, perché se ascolti 20 volte un cantante e nessuna un altro, è giusto che il cantante che ascolti tu abbia un ritorno da questo. Se ascolto 57 volte Ruggeri, dovrebbero esserci 57 “x valore” anche minimo che vanno a Enrico Ruggeri. Adesso il controllo è assolutamente velleitario, i cantanti non hanno accesso a queste piattaforme“.
Per concludere anche una riflessione sulle differenze tra il passato e il presente della musica: “Una volta il cantante faceva il disco, tutti lo compravano e finiva lì. Era relativamente più semplice. Oggi le persone ascoltano la musica da varie piattaforme, la scaricano gratuitamente, o comunque pagando un Tot una tantum tipo Spotify. In realtà se tu ascolti una canzone e prima, ad esempio su YouTube, c’è una pubblicità, tu stai pagando, perché il tuo guardare la pubblicità rappresenta un valore per il quale qualcuno ha pagato qualcosa”.
Ecco di seguito il video integrale.
Video intervista Enrico Ruggeri | Rtl 102.5