Zoo di 105: il ritorno, ma soprattutto la metamorfosi di Paolo Noise

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Si spera che ora chi criticava il ritorno di Paolo Noise nello Zoo di 105 si sia ricreduto. Mazzoli ha fatto la scelta giusta. Chi avrebbe detto fino a qualche anno fa che un giorno avremmo dovuto pensare che senza Paolo ci sarebbe già stato qualche Best in questa stagione?

Già, perché in un periodo di film guai fisici e malanni vari, se non ci fosse stato Paolo Noise in studio a Milano, Marco avrebbe già dovuto alzare bandiera bianca più di una volta considerando che Il Dona sente leggermente la pressione della diretta e Luca Alba al momento è ancora un buon rincalzo.

Evidentemente Paolo è cambiato sia per qualche vicenda personale che non conosciamo – e che non ci riguarda . ma anche perché forse lo ha messo ” in riga”  l’esperienza a Radio Deejay, un’emittente  che rispetto a Radio 105 probabilmente tiene i propri collaboratori più al guinzaglio e magari lascia passare qualche   bizzarria in meno. Chi scrive nel 2010 credeva che Paolo a Deejay non si sarebbe mai ambientato.

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Ad ogni modo bisogna dimenticarsi  il Paolo che arrivava in ritardo, inventava scuse epocali, non si presentava alle premiazioni, veniva cacciato dal programma e che perfino Leone Di Lernia  prendeva in giro con un’apposita cover intitolata Dormi.

Oggi – racconta spesso in onda Mazzoli – Paolo è l’uomo più preciso del mondo, uno che è primo ad entrare in studio e, a parte il conduttore, l’ultimo ad uscire. Quasi Marco sembra coccolarselo,  naturalmente in senso metaforico e non come nel 2006 ai tempi di “Suoraaa!”: vi ricordate questo blocco?

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Anche a livello creativo – bemché sia sempre stato forte – sembra che Paolo si sia evoluto. Ha ripreso i suoi cavalli di battaglia con Massimino e Franco, ha evitato di far rimpiangere “Mandro” ed in 3 settimane effettive di programma ha già piazzato 4 tormentoni: l’hater, il dirupo, il gorilla e Crescenzago. Mazzoli ha scritto che Paolo sarebbe dovuto andare in onda con Daniele Battaglia ed ha coperto un buco creatosi in estate. E lo ha fatto benissimo. Per un colmo incredibile, fino a qualche giorno fa per un problema burocratico Paolo non riusciva a percepire lo stipendio, proprio ora che lo merita più che pienamente..

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Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".