Twich Dire Europei: non è stato tutto indimenticabile (ma abbiamo vinto, quindi il format va ripetuto così)

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Si è chiuso l’esperimento denominato “Twich Dire Europei”. Non è stato tutto fantastico, ma abbiamo vinto quindi – visto che siamo scaramantici a differenza degli inglesi – va ripetuto esattamente così al Mondiale in Qatar.

L’evoluzione di Carlo Pellegatti

Carlo Pellegatti è stato – alternandosi con Giampaolo Gherarducci – la voce della cronaca e il sostituto di Carlo Taranto. Inizialmente non è che i componenti del nuovo trio si prendessero tantissimo. Il super tifoso milanista è entrato, forse, convinto di poter fare il cronista. Poi si è lasciato andare ad aneddoti, battute, citazioni di film degli Anni 50 e talvolta andava riportato all’ordine. Per altro col suo cavallo, ha iniziato a vincere le corse.

Altro grande protagonista è stato Dissocillo, il pupazzo Gnappo di quest’epoca che si dissociava da battute sconvenienti che potessero procurare la chiusura del canale, vedi alla voce Balbontin.

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Twich Dire Europei, cosa non ha funzionato

La prima cosa che non ha reso il format massimamente godibile son stati i collegamenti “ballerini” con gli ospiti. Roba che nemmeno Santini Butinar. Spesso i problemi tecnici non sono governabili, ma la fruibilità ne è uscita spesso rallentata. E poi: ovviamente è comprensibile che a 30 anni puoi fare la cronaca anche di 3 partite al giorno e a quasi 60 molte meno, ma nel format le partite – invece di essere al centro dell’evento – hanno fatto da sfondo ad uno show a volte degno del non migliore “Mai Dire Talk”. Col risultato che in una partita epica come quella tra Francia e Svizzera, quasi si perdono il 3-3.

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Ma soprattutto, più si andava avanti nel torneo, e meno sopportavo le informazioni inutili, mentre saliva la tensione.. Avete presente quando la mattina vi svegliate e qualcuno vi bombarda subito di nozioni insignificanti che scorderete un attimo dopo? Ecco, la sensazione è stata quella.

All’evento è stata legata un’iniziativa benefica lodevole, ma mentre temevo di buscare il pari dal Belgio o di essere sodomizzato dagli iberici dopo il pareggio, sentivo: “Soppressata & Strudel ha inviato tot bits” o “Si è  subbato CiccioRiccio”. E cazzo, adesso che lo so sto più tranquillo.

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Ma, come scritto sopra, abbiamo vinto al primo colpo, quindi si può ripetere l’esperienza senza cambiare nulla.

Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

 

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".