Boris Mantova sarà da considerare – al termine di questa annata radiofonica – una delle voci più importanti, avendo raccontato e chiarito ogni aspetto dell’emergenza legata al Covid-19.
Talvolta – suo malgrado, ovviamente -. è stato chiamato a salire in cattedra quando l’emergenza si faceva drammatica.
I suoi interventi – basati sui fatti, che freneticamente affluivano alcuni mesi fa -.hanno dovuto talvolta mettere in secondo piano la parte “comica” e divertente di Tutto Esaurito, il morning show di Radio 105.
Boris ha la caratteristica di non perdere la professionalità e l’aplomb che gli sono propri, nemmeno quando Marco Gali o la Ciurma tentano di coinvolgerlo in momenti di cazzeggio.
E non abbandona il proprio piglio giornalistico neppure quando racconta la nascita di Claudio Gioele, figlio suo e di Noemi, usando espressioni come “prime avvisaglie di un possibile parto“, e soprattutto i famosissimi “tempi tecnici“. La cronaca prende il sopravvento, anche perché Boris ammette di “non essere molto bravo a raccontare le mie cose in onda”.
Di certo, ha fino all’ultimo prevalso la riservatezza, anche perché la gravidanza è avvenuta in pieno Covid, con tutte le precauzioni e i timori del caso.
Qui trovate la puntata nella quale la nascita del piccolo Claudio Gioele viene raccontata con lo stesso tono usato per il DL Liquidità.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)