Su Radio Globo da due settimane è arrivato il talk “Torre di Controllo”, programma condotto dal direttorissimo Andrea Torre, un uomo che se potesse userebbe la voce simil-schiocco di dita di Fonzie per trasmettere figaggine in FM.
Dall’inizio della nuova trasmissione è presente Daniele Capezzone, mentre in prestito dal “Morning Show” è arrivato Giovanni Lucifora in sostituzione della storica voce del programma Velia Lalli (5 puntate, 4 escludendo la trasferta a Milano per Greta).
Queste righe sono rivolte a VOI che ancora non avete ascoltato il nuovo format. E non attaccatevi a: “Capezzone è troppo populista”, perché altrimenti “Avvocà, così perde la causa”.
Rispetto a un programma simile come “La Zanzara”, c’è in comune una avvincente gioco delle parti in quanto, quando Lucifora diventa PCfora regala spettacolo. Ma rispetto al drive time di Radio 24, “Torre di Controllo” ha tre caratteristiche che potrebbero essere determinanti. Numero uno: non c’è la solita mezz’ora dedita alle pratiche sessuali più strane. C’è un linguaggio colorito, ma si bada all’attualità. Numero due: non ci sono gags che potrebbero alla lunga suonare ripetitive. Numero tre: a parte i collegamenti, che verrebbero meglio con un telefono della doccia, c’è sì la caciara a tratti, ma in qualche modo si cerca di tirar fuori qualche scoop che possa attirare le varie agenzie,
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)