La stagione dello Zoo di 105 è terminata una settimana fa e – complice il soggiorno in una simpatica località di mare nei pressi di Ancona – chi scrive aveva allentato l’attenzione sul “Programma che non piace” e sui suoi protagonisti.
Mazzoli è impegnato sia nel girare il suo film sia nella gestione della radio americana. Lo Zoo dopo il ritorno di Fabio aveva trovato il suo equilibrio e – da marzo in poi – aveva viaggiato in discesa, libero dai vari problemi avuti nelle settimane precedenti.
Eppure ieri il conduttore della trasmissione – attraverso la propria pagina Facebook – è tornato a parlare, probabilmente di Gibba, elemento la cui mancanza ha scatenato le polemiche di settembre che hanno indotto Mazzoli alla chiusura temporanea, una volta rientrato Paolo.
“Sei abile nel giostrare le persone, sei fenomenale nel autoconvincerti di essere dalla parte della ragione, ma credo che in fondo, in fondo in fondo, tu debba ammettere a te stesso che sei una me..a! Tralasciando la quantità indecifrabile di soldi che mi hai rubato, di tutte le cose che sapevi quando qualcuno stava per fregarmi (bastava solo che mi avvisassi e certi errori non li avrei commessi), tralasciando le bugie e i meriti che ti sei preso, quando sai benissimo che non hai capacità, ma sei solo una brutta copia….
Tralasciando tutto questo, rimani comunque un uomo di me..a e la vita ti sta restituendo quello che hai seminato!
Col tempo, se ne renderanno conto anche molto altri, che sei solo un bluff!”.
E’ vero che Mazzoli – almeno fino a dicembre – ammetteva di rivolere Gibba in squadra, quindi qualche capacità l’avrà pure avuta, ma nelle ultime puntate stagionali lo speaker ha raccontato che Gibba era ben a conoscenza del passaggio di Fabio Paolo e Wender a Deejay.
Chi sperava in un rientro del “Generale” – ammesso che si tratti di lui – resterà deluso. E’ vero che veniva spesso nominato in onda ultimamente, ma di certo non per esaltarne la generosità verso il prossimo. I due sono per altro chiamati in causa insieme per quanto concerne una battuta fatta nel 2012 su Rossella Brescia.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)