In mattinata vi abbiamo dato atto della morte di Chris Cornell, ma era rimasto un alone di mistero sulle cause del decesso, reso ancor più inspiegabile dal fatto che il cantante dei Soundgarden e degli Audioslave avesse mandato un ultimo messaggio dal suo account Twitter ufficiale solo alla sera precedente il luttuoso accadimento.
Ma non è tutto. Come abbiamo testimoniato grazie a prove rese dal Fox Theatre di Detroit il cantante aveva anche effettuato un ultimo concerto completo cantando una ventina di pezzi senza tradire alcunché di particolare nella voce e negli atteggiamenti.
Già nel tardo pomeriggio tuttavia si era parlato di suicidio dal momento che il cadavere era stato rinvenuto con una benda stretta intorno al collo. Le indagini del medico legale sono andate in profondità finché in serata non si è potuti che giungere alla conclusione più scontata: Chris Cornell si è impiccato, come confermato anche dalla Associated Press.
Una fine tragica che non può non rimandare col pensiero a quella dell’altro del mito del grunge: Kurt Cobain. La maledizione della scena grunge di Seattle continua.