Sono ormai alle spalle 17 giornate del campionato di Serie A edizione 2020-2021 e i tempi sono maturi per tirare i primi bilanci, seppur provvisori. Il Milan guida la classifica con tre punti di margine sull’Inter seconda e sei sulla Roma terza, ma soprattutto con nove lunghezze di vantaggio sul quinto posto attualmente occupato dall’Atalanta. L’obiettivo minimo dei rossoneri resta la qualificazione alla prossima Champions League, ma sono in molti a pensare che il Diavolo sia a pieno titolo una delle favorite per la vittoria dello scudetto.
Il Milan è primo ma la lotta scudetto è apertissima
Come già detto, dopo 17 gare in testa alla classifica c’è il Milan di Stefano Pioli, con i rossoneri che nonostante non siano più imbattuti a causa della sconfitta interna per 1-3 subita contro la Juventus, continuano a dare l’impressione di essere la squadra da battere. Nonostante le pesantissime assenze di Ibrahimović, Bennacer e Rebić, anche nell’ultima partita andata in scena a San Siro contro il Torino, Leão e compagni hanno lasciato intendere di aver compiuto un significato salto di qualità, sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista mentale. Alle spalle dei rossoneri, a tre punti di distanza, c’è l’Inter di Antonio Conte che dopo aver vinto otto gare consecutive è reduce da un punto nelle ultime due partite, frutto della sconfitta di Marassi contro la Sampdoria e del pareggio all’Olimpico contro la Roma.
Oltre alle voci relative a una possibile cessione di quote societarie da parte del gruppo Suning, ciò che preoccupa maggiormente i tifosi del Biscione è che, anche quando vinceva, l’Inter non ha mai convinto: quasi tutte le vittorie dei nerazzurri sono state frutto di episodi determinati dai propri calciatori maggiormente rappresentativi. Dato il ritardo della Juventus, per l’Inter questa avrebbe potuto e dovuto essere la stagione del ritorno al successo a distanza di 11 anni dall ’ultima volta, ma la sensazione è che la squadra di Conte dovrà lavorare duramente se vorrà raggiungere il proprio obiettivo. L’eliminazione della Champions pesa come un macigno, ma soprattutto i nerazzurri dovranno guardarsi anche le spalle dalla rimonta di Roma, Juventus, Atalanta e Lazio che hanno iniziato a convincere, con i bianconeri che all’11 gennaio, secondo le scommesse Serie A di Betway, a quota 2,20, restano la squadra da battere nonostante le tante difficoltà incontrate sinora.
Atalanta, Juventus e Lazio si avvicinano
Dopo aver cambiato tre allenatori nelle ultime tre stagioni, per la Juventus questo è l’anno zero. La società ha scelto di affidare la panchina a Pirlo soprattutto in ottica futura, ma per una squadra reduce dalla vittoria di nove scudetti consecutivi il fallimento non è contemplato. Dopo le difficoltà iniziali dovute all’adattamento nel suo nuovo ruolo, Pirlo sembra aver rimesso le cose al loro posto e oggi i bianconeri, grazie ai 12 punti conquistati nelle ultime cinque giornate, sono tornati prepotentemente a ridosso delle prime della classe.
L’unica squadra che nelle ultime cinque giornate ha fatto meglio dei bianconeri è l’Atalanta di Gian Piero Gasperini che dopo aver conquistato la qualificazione agli ottavi di Champions ha cambiato marcia anche in campionato, tornando a macinare goal su goal che hanno proiettato gli orobici al quinto posto. Resta da risolvere la grana legata ai dissidi tra Gasperini e Gómez, con l’argentino messo fuori rosa che continua a polemizzare con il tecnico via social, ma con un Iličić in questo stato di forma la Dea può fare a meno anche del suo numero 10. Alle spalle dell’Atalanta troviamo la Lazio di Simone Inzaghi, con i biancocelesti che hanno ritrovato la brillantezza dei giorni migliori nonostante l’assenza del Tucu Correa. Trascinati dai goal di Immobile, Luis Alberto, Caicedo e Milinković-Savić, la squadra di Claudio Lotito ha accorciato il gap che le separava dalla prime della classe e, soprattutto, ha lasciato intendere di essere una squadra assai temibile soprattutto negli scontri diretti. Continua a viaggiare a corrente alternata il Napoli di Gennaro Gattuso che senza Mertens e Osimhen non riesce a concretizzare quanto prodotto. L’incapacità di andare in goal con frequenza ha fatto sì che spesso i partenopei si siano ritrovati a perdere punti in partite dominate, come accaduto due settimane fa quando lo Spezia di Vincenzo Italiano uscì vittorioso dallo Stadio Diego Armando Maradona con un uomo in meno.
Nell’attesa del recupero tra Juventus e Napoli, il Milan si gode la vetta solitaria della classifica e dopo anni di delusioni i rossoneri sono convinti di potersela giocare alla pari con tutti.