
A parte la velocità che ha provocato svariate ironie, il Festival di Sanremo che si è concluso ieri si è rivelato avvincente perché tanti protagonisti avrebbero potuto ambire alla vittoria. Dei primi sette, due sono stati esclusi dalla Top Five, ovviamente, e c’è stato qualche malumore. Del vincitore Olly abbiamo già parlato QUI.
Clamorosa è stata l’esclusione di Giorgia, la favorita per la vittoria finale. Ha portato a casa la serata delle cover e il premio Tim, che le ha permesso di tornare sul palco e sentirsi dire “Hai vinto tu”.
Diciamocelo: Achille Lauro questa volta si è impegnato per fare un grande Sanremo, e molti lo davano sul podio. Ne ha fatta di strada nella percezione del pubblico Sanremese: alla prima partecipazione c’era chi storceva il naso per la sua presenza. Ieri era quasi scontato pensarlo in Top Five. Da tempo, dopo aver conquistato i giovanissimi, sta conquistando pure gli adulti. Se – in qualche modo – Tony Effe ha cercato di percorrere la stessa strada – questa è ancora lunga.
Lucio Corsi – Premio Mia Martini – più che essere secondo è il vincitore-bis. Da Topo Gigio nei duetti, allo “stilista di sé stesso” con le patatine per le spalline artigianali: Lucio Corsi esce dal Festival con un grande futuro, che si è garantito con una certa originalità. Questo è il suo primo Sanremo ufficiale, il secondo, se contiamo quello in “Vita da Carlo”.
Che Brunori Sas potesse fare bella figura non c’erano dubbi. Terzo posto e “Premio Sergio Bardotti” per un testo al quale l’Accademia della Crusca aveva dato 9. Forse con un po’ di sorpresa, è riuscito ad arrivare fino in fondo finire sul podio scalzando colleghi forse più quotati. Grande esordio al Festival per l’uomo “cresciuto in una terra crudele, dove la neve se mescola al miele”.
Simone Cristicchi ha commosso e diviso. Per alcuni ha portato il miglior pezzo del festival, mentre per altri ha raccontato – in “Quando sarai piccola” – solo una parte dell’argomento affrontato. A differenza del 2007 non vince il Festival, ma porta a casa il “Premio Sala Stampa Lucio Dalla” e il “Premio Giancarlo Bigazzi”.
E, se si lasciano fuori le tante vicende extra-musicali e le polemiche sul duetto con Marco Masini – si ammetterà che Fedez ha portato un gran pezzo, ottenendo parere favorevole anche dai detrattori e dimostrando di saper stare a Sanremo anche da solo.
Infine, per quanto riguarda i Coma_Cose, il decimo posto ha un valore relativo. La loro “Cuoricini” ha preso possesso delle radio.
E poi ci sono gli artisti meno fortunati: una è Francesca Michelin tra infortuni, problemi tecnici, arrivi al “DopoFestival” , esibizioni dopo la pubblicità e pianti all’Ariston. Anche Kekki dei Modà ha avuto un Sanremo acciaccato, ma il meme dei meme è Bresh nel duetto con Cristiano De André, forse ancora in corso.
Dite quel che volete, ma chi scrive ama questo carrozzone che per una settimana appassiona tutta l’Italia, tuta l’Italia tutta l’Italia.
Stefano Beccacece