RDS Academy 2018: c’è qualcuno di cui vorremmo essere ascoltatori?

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Negli scorsi due sabati, abbiamo visto su Real Time i primi quattro episodi di RDS Academy 2018.

Non ci è possibile entrare troppo nello specifico, perché tra audizioni e prove, abbiamo sinora visto solo quattro puntate registrate, e mentre scriviamo, potrebbe essere accaduta qualunque cosa.

La domanda è: c‘è qualcuno, fra i concorrenti, del quale vorremo essere ascoltatori? L”impressione è che l’assenza di Giuseppe Cruciani fra i giudici – rimpiazzato dal ritorno di Giovanni Vernia – abbia fatto perdere ai concorrenti un pizzico di spigliatezza e originalità.

Molti candidati si sono presentati – e qualche cuffia dell’accademia ne ha dato prova ulteriore – pensando di poter entrare ad RDS per trasformare ogni intervento in “radio fatti miei“.

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Altri, i più fastidiosi, sono quelli che pensano che per fare radio basti esporre il curriculum: “Ciao, io sono attore, cantante, imprenditore, autore televisivo, talent scout e futuro Papa. Mi piacerebbe discendere fra voi mortali e fare radio”

L’appassionato di radio – ancor più se “addetto ai lavori”, non tollera che il mezzo radiofonico serva come hobby, o peggio come trampolino di lancio per fare “altro” in futuro.

E poi: ma possibile che vuoi fare radio e non hai conoscenza musicale? La radio dovrebbe essere una passione che va di pari passo con quella per la musica. Tra l’altro la playlist di RDS non prevede grosse stranezze, è molto commerciale, e bisogna essere fuori dal mondo per non conoscere i pezzi che la compongono. Senza considerare il fatto che le prove dell’Accademia  sono più o meno sempre le stesse da quattro anni e al quinto si potrebbe essere leggermente più scafati.

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In questa edizione, il giudice più severo è Matteo Maffucci, l’unico a non aver assegnato la cuffia di platino. Le altre sono andate alla “maestrina” Isotta ed a Giovanni- A proposito di cuffie, bella l’idea di mettere in gioco la cuffia nera per il penultimo, il non eliminato che però viene marchiato per tutta la settimana.

E adesso torniamo alla domanda di prima: c’è qualcuno di cui vorremmo essere ascoltatori fra i 7 concorrenti rimasti? Perse Simona e Denise, la prima condannata dalla prova musicale e la seconda castigata a forza di ,mettere al centro la propria vita, interessanti potrebbero essere Giulio e Lorenzo, mentre Mirko ha parzialmente i difetti descritti sopra, però è un cavallo pazzo che andrebbe preso in contesti importanti per fargli fare il suo lavoro, ovvero creare contenuti comici. Conoscendo la mentalità RDS, probabilmente non entrerà nell’emittente romana, però è certamente il più originale fra gli aspiranti speaker.

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Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".