Quando lo Zoo di 105 diventa un programma di servizio

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Fin dal 1999 lo Zoo di 105 è il programma che più viene criticato per via del suo format non convenzionale che lo rende difficile da copiare, anche se tutti ci provano collezionando dei clamorosi flop.

La trasmissione capitanata da Marco Mazzoli è la numero uno in Italia per la capacità di far divertire in modo sempre nuovo, ma  nella puntata di oggi ha saputo nuovamente dimostrare di poter  essere la migliore quando decide di adottare un atteggiamento più riflessivo e, ciò che più conta, di servizio nelle situazioni critiche che da qualche anno flagellano costantemente il nostro paese.

Già nel 2009, con una squadra diversa, lo Zoo aveva dimostrato di saper stravolgere il proprio stile, lasciando le linee aperte per gli aggiornamenti dall’Abruzzo, terra martoriata dal tremendo sisma della notte del 6 aprile. Sempre in occasione della tragedia abruzzese, Mazzoli ed un gruppo di ascoltatori sono andati personalmente sul posto per portare conforto ed aiuti ad una tendopoli “adottata” dal programma.

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Sempre lo Zoo  ha aiutato la piccola Arianna, una bambina di otto anni colpita da un tumore. Per le cure era neccessaria un’ingente somma di denaro. La vecchia formazione ha organizzato una raccolta di fondi ed una festa di beneficenza con tanto di asta benefica.

Mazzoli oggi lo ha detto: “Abbiamo voluto andare in onda a tutti costi”. In effetti un “Best” non avrebbe comunque tenuto conto dell’odierna giornata luttuosa, pertanto, a parere di chi scrive, è stato un bene fare un mix tra una puntata normale dello Zoo ed una trasmissione informativa. I due interventi telefonici di Maurizio e Marco hanno permesso di conoscere sia la situazione attuale della Sardegna, sia i contatti dei vari centri di raccolta. Naturalmente non sono mancate scenette strepitose come Harry Protter, L’Ispettore anale, ma non sono mancati blocchi adatti alla giornata ed utili per riflettere come Ho perso, Vorrei, salvami.

La radio e la pagina ufficiale del programma hanno fatto in modo che chiunque potesse offrire il proprio contributo, da lontano oppure sul posto. E’ stata una di quelle puntate che ti rendono fiero di essere ascoltatore fisso ed immancabile dello Zoo. Quanti programmi radiotelevisivi “Ben educati” sono capaci di imbastire in due ore una rete di scambio di informazioni e di soccorso?

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Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

 

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".