Attore, scrittore, giornalista, ma anche omosessuale ma fervente cattolico, ma anche prossimo presidente della Calabria – succedendo alla scomparsa Jole Santelli -essendo leghista.
Solo 15 giorni fa Nino Spirlì – già noto ai lettori del Giornale – era un “semplice vicepresidente” che rivendicava il diritto ad essere “scorretto” scrivendo – parole di Giuseppe Cruciani – il manifesto della Zanzara.
Solo che dopo il tragico fatto di ieri, Spirlì diverrà presidente nonostante 15 giorni fa l’ANPI ne chiedesse le dimissioni: “Dirò ne*ro e fro*io fino all’ultimo dei miei giorni. Ci stanno togliendo le parole di bocca. Siamo in mano a bruttissime lobby”.
Mentre Parenzo chiedeva scuse e dimissioni, Spirlì non si tirava indietro e diceva: “Stanno facendo come nella Notte dei Cristalli delle parole”. Peraltro, ha raccontato di essere stato stuprato a 24 anni e “lasciato morto“. Chiaramente due settimane fa non era ipotizzabile quanto accaduto nelle ultime ore.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)