E’ il secondo singolo di Cesare Cremonini estratto da Possibili scenari, sarà in rotazione radiofonica a partire da venerdì 23 febbraio e si intitola Nessuno vuole essere Robin. Di seguito vediamo il testo, il significato ed il video del brano.
Cesare Cremonini – Nessuno vuole essere Robin (Testo)
Come mai sono venuto stasera?
Bella domanda…
Se ti dicessi che mi manca il tuo cane, ci crederesti?
Che in cucina ho tutto tranne che il sale, me lo daresti?
C’ho una spina in gola che mi fa male, fa male, fa male
Fammi un’altra domanda
Ché non riesco a parlare
Quel che vorrei dirti stasera è…
Non ha importanza!
È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo
Quando il cielo è silenzioso mi nevica dentro
Se giurassi di dormire con te e non toccarti, toccarti, toccarti
Ma certo, vuoi dormire col cane!
Sai quanta gente ci vive coi cani
E ci parla, come gli esseri umani
E intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni
E non hanno i binari, ma ali di carta
E quanti inutili scemi
Per strada o su Facebook, che si credono geni
Ma parlano a caso mentre noi ci lasciamo, di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli?
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
che in questo mondo di eroi
nessuno vuole essere Robin?
E certo che è proprio strana la vita, ci somiglia
È una sala d’aspetto affollata e di provincia
C’è un bambino di fianco all’entrata che mi guarda
E mi chiede perché
Perché passiamo le notti aspettando una sveglia
Ci prendiamo una cotta per la prima disonesta
Complichiamo i rapporti come grandi cruciverba
E tu mi chiedi perché
Fammi un’altra domanda, ché non riesco a parlare…
Sai quanta gente sorride alla vita e se la canta
Aspettando il domani
E intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni
Che non hanno i binari, eppure vanno in orario
E quanti inutili scemi
Per strada o su Facebook, che si credono geni
Ma parlano a caso mentre noi ci lasciamo, di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo, di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo, di notte e piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli?
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
che in questo mondo di eroi
nessuno vuole essere Robin?
Come mai sono venuto stasera?
Come mai sono venuto stasera?
Bella domanda…
Cesare Cremonini – Nessuno vuole essere Robin (Significato)
Il timore di mostrare un carattere fragile, senza aprirsi, è uno dei punti cardinali di un brano che dice la verità e invita alla riflessione sulle “contraddizioni di un’epoca in cui la legittima ricerca di sicurezza e di benessere personale, coincide con la paura e la sfiducia nel prossimo“. L’uomo non si sente a suo agio e si nasconde dietro ad una maschera, poichè la società che gli ruota attorno non gli rappresenta nulla. Cremonini è chiaro, vuole rappresentare una realtà a modo suo: “Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori”. Il ‘mondo di eroi‘ di cui lui parla, è un’eterna contraddizione che si nasconde dietro la personalità dell’uomo che non riesce a spiccare il volo.