Un lutto per certi versi incredibile, almeno quanto a tempistica, ha colpito i Pooh che proprio quattro giorni fa, nella serata del 30 dicembre 2016 hanno vissuto l’ultimo atto della loro carriera alla Unipol Arena di Bologna.
Il 30 l’ultimo concerto, e il 31 dicembre scompariva Osiride Gozzi, nome forse non noto ai più, ma che nell’ambiente della musica e dei fan dei Pooh aveva grande rilevanza. Si trattava infatti del fonico storico dei Pooh, per un ventennio circa, dagli anni settanta ai novanta inoltrati.
È stato Red Canzian a darne notizia sulla sua pagina Facebook, aggiungendo un commosso ricordo e dettagli sul suo “arruolamento” più di quarant’anni fa in una misconosciuta balera. Eccone uno stralcio:
“CIAO OSIRIDE…
Il 31 dicembre ci ha lasciato un caro amico, un fratello vero, prima che nostro collaboratore per tanti anni… Osiride Gozzi. E’ stato il nostro fonico da metà anni ’70, quando io e Stefano lo “scoprimmo“ in una sala da ballo di Godo dei Russi, dove lavorava con un’altro gruppo, e lo fu fino agli anni ’90. Una storia condivisa, spesso avventurosa, quando portare in giro un grande spettacolo, nel nostro paese, non era facile, non era consueto… gli impresari locali non capivano perché ci portavamo dietro il nostro palco e giravamo addirittura con un TIR, il primo che si vedeva nel mondo della musica! Ma Osiride, e gli altri nostri tecnici, avevano capito che noi stavamo provando a cambiare qualcosa nel “sistema“ e, con spirito pioniere e combattivo, riuscirono a superare ogni ostacolo, e ad educare, insieme a noi, gli organizzatori di spettacoli italiani, che faticavano a capire, che il concerto che i Pooh volevano fare, era anche “spettacolo“!!!
E il cuore di Osiride ha battuto tanto, per passione e per amore nei confronti di questo mestiere… e come il cuore di tutti quelli che amano la vita e credono nel loro lavoro, forse ha battuto troppo e nel tempo ha cominciato a perdere qualche colpo… ma la tempra del guerriero lo faceva sempre risorgere… come in questa foto, fatta a Mirandola, la sua città, il 15 luglio del 2001, quando Osiride aveva già avuto un po’ di malanni ma era sul palco, sorridente, insieme a noi, a prendere il meritato applauso del pubblico, per aver “fatto sentire“ la nostra musica, da dietro il suo mixer, in tanti anni di concerti live.
Il 31 sera, invece, il suo cuore non ce l’ha più fatta… si è fermato.
E mi vengono i brividi se penso che poche ore prima noi abbiamo fatto il nostro ultimo concerto, a Bologna, a pochi chilometri da lui… sembra quasi che abbia aspettato che noi concludessimo la nostra storia, per andarsene, sereno… che tanto non c’era più bisogno di lui…
Ciao amico caro e sempre sorridente…
E questa volta, se ti dicono di abbassare il volume, non li ascoltare!
Buon viaggio!”