
Mondo della musica italiana in lutto per l’improvvisa scomparsa di Carlo Ubaldo Rossi, produttore, compositore e arrangiatore che nella sua lunga carriera aveva collaborato con i più grandi artisti e band della scena nazionale.
Nella giornata di ieri, mercoledì 11 marzo, un incidente stradale a Moncalieri, provincia di Torino, ha stroncato la vita del 56enne: impatto fatale tra la sua moto ed un auto e a niente sono serviti gli immediati soccorsi. La notizia si è diffusa in serata e in poco tempo è rimbalzata anche sul web, generando le prime reazioni di lo aveva conosciuto. Erano infatti in tanti ad aver collaborato con lui, tra cui le più recenti Arisa e Chiara Gallazzo con cui aveva preso parte con le sue produzioni ai dischi Se vedo te e Un posto nel mondo.
Dagli inizi degli anni ottanta aveva però lavorato anche con gente del calibro di Ligabue, Jovanotti e Gianna Nannini, ai quali si aggiunsero successivamente anche Litfiba, Negrita, Syria, Caparezza, Paola Turci, Irene Grandi e Baustelle. Senza dimenticarsi dei Subsonica con cui a metà degli anni novanta collaborò nei brani Come se e Radioestensioni e per l’album Microchip emozionale. E proprio la band torinese ha scritto un lungo e commovente messaggio apparso sul sito ufficiale subsonica.it in cui Max Casacci ricorda l’incontro con Carlo Rossi e di cui vi proponiamo un estratto: “Conosciamo Carlo, come Subsonica, da sempre, da quando abbiamo mosso i primi passi. Gli abbiamo affidato alcuni mix dei primi album, anche per sentire vicina la forza del suo incoraggiamento. Io personalmente da 15 anni prima. In poche parole è stata la persona che ha avuto voglia e pazienza di insegnarmi tutto quello che mi è stato utile per sapere fare quello che so fare oggi. Lo ha fatto con me, lo ha fatto con tantissimi altri“.