
Sabato mattina su Radio 24 si parlava di finanziaria durante “I conti della belva” in onda dalle 09:00.
Fra i conduttori è salito in cattedra Oscar Giannino, che già conduce “La versione di Oscar” e “Morgana e Merlino” durante la settimana.
Giannino, già abbastanza agitato durante la trasmissione, è partito con una clamorosa sfuriata a proposito dell’informazione e del diritto di critica: “Mi dicono che quando ho ospiti i ministri alla mattina che perdo la calma...”.
“L’editore cosa pretende, che non faccia notare al ministro una stronza menzogna perché altrimenti lui ha problemi col governo? Mandatemi a casa piuttosto! La mia idea è che esisto per dire che se un ministro racconta palle, è un racconta palle lui. Altrimenti, chiunque può dirmi che sto sbagliando e mi cacci a calci in culo. Però pretendo di essere rispettato. Sarò l’ultimo rispetto agli altri, però io non do il microfono per stare zitto, perché un paese dove il compito dei giornalisti è dare il microfono e stare zitti è un paese illiberale, è un paese autoritario e fascista. E io non voglio dare la mano al fascismo”.
In conclusione: “Nell’informazione vedo la convinzione che bisogna essere buoni coi ministri, e io coi ministri sto buono se non mi dicono palle, altrimenti accetto di finire alla forca se io dico palle e loro hanno ragione”.
https://www.youtube.com/watch?v=lS4wpfl-V1w
Cruciani: “Mi sono rotto una costola”
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)