Marzo è da sempre il mese dedicato a Lucio Dalla: il 4 marzo era nato, mentre ci lasciava i modo improvviso l’1 marzo di 6 anni fa.
Giovedì scorso nella sua Bologna Radio Deejay ha celebrato la festa per i propri 36 anni, e non sono mancati tributi al cantautore. Prima, Nicola Savino ha reinterpretato “Dark Bologna”, poi Fabio Volo ha fatto cantare all’Unipol Arena “L’anno che verrà“,
Chi sta – da circa un mese – facendo rivivere le parole di Dalla è il suo grande amico Ron, che dopo aver portato a Sanremo “Almeno pensami”, sta presentando l’album intitolato “Lucio”, un disco fatto di reinterpretazioni dei più importanti pezzi del cantautore bolognese che avrebbe compiuto domenica scorsa 75 anni.
Ieri, a Deejay Chiama Italia, è stata reinterpretata live “Futura”. Il rema dell’arrangiamento è fondamentale: le canzoni contenute in “Lucio”, sono state rivisitate in chiave Ron, e da qualche giorno è stata accesa l’attesa per la versione originale di “Almeno pensami”, canzone risalente – abbiamo saputo ieri – al 2011.
La cugina di Dalla Amelia Melotti, ha dichiarato a Radio Zeta l’Italiana: “Era in uno dei computer di Lucio, nel suo studio di registrazione in via D’Azeglio a Bologna. Qualche civico dopo la sua storica casa. E’ un brano che quando l’ho sentito mi ha fatto piangere. L’abbiamo trovato per caso un po’ di tempo fa. Alla fine abbiamo deciso di portarlo a Sanremo. Ovviamente, interpretato da Ron come sapete tutti”.
E sappiamo anche che la versione originale è abbastanza diversa da quella portata all’Ariston ormai un mese fa.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)