
Il fatto saliente della settimana che va a concludersi, sta nella pubblicazione delle anticipazioni relative ai dati d’ascolto radiofonico, semestrali ed annuali per quel che riguarda l’anno 2024.
Interessante è la riflessione di Luca Viscardi, tornato alla conduzione de “La Famiglia giù al Nord” su RTL 102.5. Quelli appena pubblicati, sono gli ultimi dati dell’indagine RadioTER, che ha vissuto un momento non semplice dopo il periodo dell’autopromozione da parte di tante emittenti.
In virtù della fine di questa fase, vanno intese le parole di Viscardi, che sui social ha scritto: “Questo è uno dei giorni in cui vorrei vivere sulla luna, perché mi sento un extraterrestre. Ieri sono usciti i dati annuali di ascolto delle emittenti italiane e ho visto un fiorire di post, in gran parte scritti da chi dalla radio ha ottenuto solo frustrazioni, che celebrano il funerale alla radio stessa, sulla base di numeri che sono negativi rispetto all’anno precedente. Se gli scienziati in questione avessero solo un briciolo di competenza sulla materia, saprebbero che i risultati del 2024 sono la naturale evoluzione delle rilevazioni, dopo il “doping” degli anni precedenti, generato da un esercizio fatto da molte stazioni. Vennero trasmessi messaggi che invitavano ad esprimere una preferenza per questo o quel canale, se fossero stati chiamati da uno degli istituti di indagine, e il risultato fu che le misurazioni ebbero una sorta di scossone e di impennata verso l’alto, con crescite che in molti casi erano innaturali e ingiustificate”.
E ancora: “Il settore della radio si è dato nuove regole, vietando questo tipo di promozione, con l’obiettivo di ottenere misurazioni credibili e oggi i numeri sono tornati ad essere quelli “fisiologici”. Quelli che fanno il funerale alla radio, una versione alternativa di quando si abbandona una partita che si perde portando via il pallone, dovrebbero invece riconoscere quale straordinaria efficacia abbia ancora oggi un messaggio della cara e vecchia radio: è bastato chiedere di compiere una determinata azione, per cambiare i risultati di un’indagine ufficiale. A me sembra la prova di un ottimo stato di salute, del tutto invidiabile: non è quello di 30 anni fa, come è normale che sia, il futuro aprirà la strada a forme di espressione differenti, ma la passione di chi fa la radio e di chi la ascolta rimane un valore difficile da imitare e sembra ancora lontana dal capolinea. Corvi e gufi, trovatevi un’occupazione, perché non è ancora il momento della vostra festa. Per il bruciore di stomaco, sembra funzioni bene il Maalox”.
Stefano Beccacece