Lana Del Rey in concerto a Milano: la nostra recensione (gallery)

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Una volta il politico francese Honoré Gabriel Riqueti disse che soltanto gli imbecilli non cambiano mai opinione. No, tranquilli, non state leggendo l’oroscopo di Rob Brezsny ma la mia recensione del concerto che Lana Del Rey ha tenuto poche ore fa a Milano, precisamente presso il forum di Assago. Perché questo incipit, vi chiederete: ebbene è presto detto, a me quest’artista fino a poco tempo fa stava parecchio sui cosiddetti. Giusto per farvi capire, Video Games, primo singolo tratto dal fortunato “Born to die” al sottoscritto metteva l’ansia, mi sembrava infatti un brano finto e costruito a tavolino per un certo tipo di pubblico particolarmente “hipsterico”. Ho deciso dunque di andare a vedere quest’artista dal vivo proprio perché mi piace rimettere in discussione le mie convinzioni. Ecco dunque a voi, a caldo, tutte le mie opinioni sullo spettacolo di questa sera.

Partiamo come di consueto con alcune osservazioni tecniche e generali, in primis riguardo alla location: il concerto è stato spostato, per l’enorme richiesta di biglietti, dall’Alcatraz al Forum, scelta obbligata ma azzardatissima, visto che il palazzetto in questione (era la mia prima volta) ha un’acustica da denuncia, almeno per quanto mi riguarda. Ho capito subito con che impianto dovevamo fare i conti quando ha iniziato a suonare il triste gruppo spalla, i Chastity, le cui improbabili canzoni pop-rock si sono sentite a volume davvero troppo, troppo basso. Pollice in su, al contrario, per la scelta della scenografia, composta da tre grandi schermi/specchi ai cui lati si ergevano due grandi leoni di pietra, affiancati a loro volta da un paio di candelabri. Semplice, ma suggestiva.

Bando alle ciance, ora parliamo del concerto vero e proprio. Non appena Lana Del Rey, bellissima, entra in scena sulle note di Cola, per il sottoscritto inizia il dramma: non si sente una beneamata fava. Il problema, oltre al volume basso, sono soprattutto i fan, scatenati come neanche al peggior raduno metal: nelle successive 3 canzoni (Body Electric, Blue Jeans, Born to die) io vi giuro che la voce di Lana non l’ho sentita, perché quasi completamente coperta dalle performance canterine di molti dei presenti. Tutt’altro discorso si può fare per i pezzi meno conosciuti del suo repertorio, per i quali c’è stata finalmente un po’ più di tranquillità e la voce di Lana del Rey finalmente si è ben percepita: questa seconda sezione include brani come Carmen, Million Dollar Man, Without You e soprattutto la magnifica Young and Beautiful. Non si può certo dire che Lana del Rey sia un usignolo, oppure che possegga una vocalità graffiante, ma in diversi momenti ha più che soddisfatto le mie aspettative, riuscendo anche a prendere note alte e vibrati che mi hanno positivamente stupito. In questo senso, mi ha colpito in particolare Blue Velvet, canzone “d’altri tempi” interpretata con trasporto e passione (e accompagnata da un ottimo gioco di luci blu e azzurre).

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Nel finale del concerto, costruito con una serie di pezzi molto validi come Summertime Sadness o Burning Desire, torno purtroppo a soffrire dello stesso problema di prima, per cui gli unici momenti in cui sento Lana del Rey cantare sul serio sono paradossalmente quelli che presentano le note più basse, difficilmente “eseguibili” dal folto pubblico maschile presente nel parterre; la serata si conclude poi con altre due canzoni amatissime dai fan, Video Games e National Anthem, con le quali la cantante si congeda dal suo pubblico milanese, letteralmente in visibilio.

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Giudizio finale? Direi positivo, con qualche piccola riserva. Lana Del Rey si è dimostrata un’artista dalla grande presenza scenica, disponibile, ironica e sorridente, lontana dall’immagine di cantante lagnosa che in molti le hanno voluto affibbiare. Il vero problema è, come già detto, la voce, per niente stonata ma troppo flebile per poter emergere in mezzo ad una folla di questo tipo (e per fortuna che il Forum non era completamente sold out!). Un consiglio: la prossima volta sarebbe meglio lasciare a bocca asciutta chi non riesce ad accaparrarsi il biglietto e puntare su un locale più piccolo e “raccolto”. Per il resto, show piacevole, bella serata, e tante nuove canzoni interessanti da aggiungere al mio iPod. Che bello aver cambiato idea, che bello sapere di non essere completamente imbecilli!

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Setlist:

1 – Cola
2 – Body Electric
3 – Blue Jeans
4 – Born to Die
5 – Carmen
6 – Million Dollar Man
7 – Blue Velvet
8 – American
9 – Without You
10 – Knockin’ on Heaven’s Door
11 – Young and Beautiful (inedita)
12 – Ride
13 – Summertime Sadness
14 – Burning Desire
15 – Video Games
16 – National Anthem

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