Lui non è umano, siamo tutti d’accordo giusto? Asaf Avidan ha appena incantato il Festival di Sanremo 2013 come pochi artisti sono riusciti a fare negli ultimi anni; mi ricordo un’emozione simile solo quando Alicia Keys durante il Festival di Sanremo 2002 cantò l’Ave Maria di Schubert.
Avidan ha deliziato il pubblico con la splendida “One Day/Reckoning Song” in versione acustica, accompagnato soltanto da un pianoforte; personalmente avrei preferito l’eccezionale “Different Pulses“, un pezzo dal testo altrettanto profondo nel quale Asaf Avidan tocca delle punte vocali veramente impressionanti, da pelle d’oca. Non mi sento in grado di giudicare se il confronto con Janis Joplin possa reggere oppure no, ma tant’è: tutto l’Ariston si è alzato in piedi per questo fantastico scherzo della natura. Come ciliegina sulla torta, Fabio Fazio ha persino chiesto al cantante un bis, scelta assolutamente apprezzata da tutto il pubblico in sala.
L’artista israeliano è tutt’altro che un novellino: sulla scena ormai dal 2006 con il suo gruppo (i The Mojos) ha già 4 album all’attivo, di cui uno da solista, Different Pulses, uscito pochi giorni fa. Curioso il fatto che sia diventato famoso per una canzone come One Day, che in realtà non era stata concepita come successo mainstream da discoteca, ma come una canzone adatta piuttosto ad un piccolo palco e ad un locale nascosto fra le viuzze di una grande metropoli. Da un giorno all’altro il dj tedesco Wankelmut l’ha scoperta e ha deciso di remixarla, facendola salire in cima alle classifiche di mezzo mondo, Italia compresa; Avidan ha dichiarato di non aver apprezzato per nulla la nuova versione del pezzo ma, se non avesse avuto questa occasione, il mondo non avrebbe mai conosciuto il suo enorme talento.
Asaf, chiariamo subito le cose: ci sono ottime probabilità che mi ritroverai all’Alcatraz il prossimo 23 aprile proprio sotto al palco: se vedrai uno commosso che si spella le mani dagli applausi, probabilmente sarò io.
Video One Day Asaf Avidan Sanrmeo 2013
