Presi dal non del tutto scampato pericolo di chiusura de La Zanzara,dal tentativo di Parenzo di rifiutare un servizio orale da parte di Simona, e dai saluti di Andro Merkù, abbiamo quasi trascurato l’ultima telefonata memorabile della stagione.
Protagonista, nella terzultima puntata, è stata Marcella da Roma. Trattasi di animalista secondo la quale il cacciatore è un individuo non degno di vivere in quanto “assassino” inutile che leva l’aria agli altri.
Già così potrebbe bastare, ma poi viene fuori che per l’ascoltatrice: “Purtroppo, Mussolini non c’è più“. E poi: “Non ho detto che mi piace, ma in confronto alla politica di adesso, era un uomo meraviglioso”.
Infine, mentre Parenzo si altera,, si passa all’argomento principale delle ultime puntate, il pissing. Pratica, questa, che Marcella non conosce e che scambia per il fishing. Si offre di rimediare a tale lacuna Maurizio da Genova, che con tono elegante spiega: “La prima volta va fatto non col partner abituale, ma con uno sconosciuto che sappia cosa fa. Io lo so fare. La pratica è reciproca, ma tu sei l’allieva e devi consegnarti al maestro”.
Ne nasce un dialogo surreale nel quale emerge che a lei non fa schifo niente , e potrebbe anche provare, mentre lui è convinto che il Duce sia stato praticante del pissing. Ma la cosa si arena quando lui spiega di avere la corporatura di Gullit e lei ribatte che “era nero, e i neri non mi piacciono fisicamente e non ci andrei mai”. Qui trovate l’audio della puntata.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)