Il Festival di Sanremo è genericamente quanto di più lontano ci sia dal nostro modo di pensare e di ascoltare la musica. Per questo non ci aspettiamo mai niente dai big né tanto meno dai giovani.
Non perché non ci siano giovani che rischiano, che sperimentano. Certo che ci sono. No, semplicemente perché le giurie sono fatte di gente a cui non interessa né l’una né l’altra cosa. Rischio e sperimentazione. Gente che non conosce la storia, che ha mai ascoltato i grandi movimenti innovativi del passato: il progressive, il punk, il gothic rock, la new wave… tutti movimenti che hanno rappresentato una rottura col passato.
Oggi invece di rottura ce n’è una sola: gli artisti e le canzoni piatte e prive di accordi che non siano le solite maggiori e minori, le radio e chi a chissà quale titolo entra a far parte di una giuria che decide chi va avanti e chi no.
In questo senso il caso dell’esclusione di Madh da Sanremo Giovani è emblematico. Unico artista interessante emerso dai vari talent negli ultimi anni, Madh ha presentato un bel pezzo, particolare e diverso dagli altri dal titolo In cerca di un senso. Bocciato ovviamente.
Ci scappa francamente la voglia di ascoltare gli otto finalisti che hanno superato Madh. Invece ci ascoltiamo più e più volte il suo pezzo e invitiamo anche i lettori a farlo.
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Ah, ma prima una cosa: Madh sarà in concerto questa sera, lunedì 16 novembre 2015, a Torino, all’Hiroshima Mon Amour. Un live da non perdere per chi è in zona. Andateci.