Cinque anni fa – era l’aprile del 2014 – gli ascoltatori di “Con parole mie” rimanevano basiti alla notizia della chiusura dopo 15 anni, del programma del professor Umberto Broccoli.
Amici della radio, sì è vero. Da domani, dopo qualche tempo, torno su @Radio1Rai alle 17.45 con #LaRadioInComune. Quasi un viaggio sui binari del tempo. Con me, #LucaBernardini, come sempre e #StefaniaLivoli. Vi aspetto, qualora lo vogliate.
— Umberto Broccoli (@umbertobroccoli) July 28, 2019
Pochi giorni fa, su Radio 1 è nato qualcosa che ha fatto sembrare mai esistito questo improvviso e poco comprensibile stop. Ne “La radio in comune” è ripreso – come se mai si fosse interrotto – il rapporto fra il professore ed il suo pubblico che gli scrive dalla “Città di Facebook”.
È incredibile, amici della radio. Dopo anni, tutti qui su @Radio1Rai, questa volta dietro un treno follemente serio o seriamente folle (se preferite). Siete tanti ed è una bella responsabilità parlare per voi: attenti, puntuali, esigenti, contenti (spero). Passione condivisa.
— Umberto Broccoli (@umbertobroccoli) August 1, 2019
La dinamicità della trasmissione è data dal viaggio in treno – dalle 17:45 alle 19:00 – per muoversi nello spazio e nel tempo ed incontrare fatti e personaggi della cultura e dello spettacolo.
Ogni puntata è aperta da fatti storici ripercorsi grazie ad un quotidiano antico. Del resto anche il mezzo di locomozione è antico, la vaporiera FS 640 Schwarzkopf. Il momento in cui ci si affaccia al finestrino, in genere è dedicato a qualche angolo bello ma poco celebrato e conosciuto del nostro Paese.
Accompagnato dal “capotreno” Luca Bernardini e da Stefania Livoli, Broccoli è come un novello Salgari che fa rivivere nell’ascoltatore la potenza dell’immaginazione.
Si tratta di un romanzo in costante aggiornamento che prevede – al posto della lettura -l’ascolto. Ogni partenza è scandita da “Last train home” di Pat Metheny.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)