I detrattori dello “Zoo di 105” sostengono che il programma che non piace sia “solo parolacce” e che sia “troppo facile” far ridere con le volgarità. Sono idee – sarebbe meglio dire pregiudizi – che non solo arrivano da comuni ascoltatori, ma anche da chi in radio ci lavora e sa come funziona.
Lo Zoo di 105 dura due ore per chi lo ascolta, ma c’è la scrittura, la registrazione delle scenette, il montaggio ed il riascolto. Cosa importante, soprattutto per il programma in questione.
Chi critica Marco Mazzoli pensando che sia arrivato al successo tramite una strada “facile”, non considera che – prima di percorrere questa presunta strada facile – Marco Mazzoli ha imparato un mestiere.
Venerdì scorso, in apertura di trasmissione, ha spiegato una cosa che dovrebbe essere ovvia: “Se domani finisse lo Zoo, io potrei comunque continuare a fare radio in maniera più professionale. Il fatto che io dica pu…te per radio, non significa che non sia in grado di fare un programma serio con temi seri“.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)