
Il Giappone celebra la stagione più fulgida del rock italiano con l’Italian Progressive Rock Festival, in scena da oggi a domenica 28 aprile a Tokyo.
Il paese del Sol Levante conferma così una passione per un genere, il prog, che noi stessi abbiamo relegato in un angolo, per preferirgli generi più facili e commerciali, che quasi sempre vivono di una sola fiammata (vedi il rap di moda negli ultimi anni in Italia, ma anche il genere melodico-giovanilistico che ha il suo moloch in Amici).
Mauro Pagani è l’esponente più noto tra coloro che si esibiranno sul palco nipponico. Reduce dalla direzione artistica di Sanremo, Pagani è stato parte del progetto Pfm degli esordi e ha all’attivo anche alcuni album (splendidi) da solista, come quello eponimo che conteneva la bellissima L’Albero del Canto.
Poi ci saranno due gruppi storici come il Museo Rosenbach e Il Rovescio della Medaglia, che suonerà integralmente il suo capolavoro “Contaminazione” del 1973 con l’accompagnamento di un’orchestra d’archi.
Con loro anche Maxophone e l’incarnazione pre-battistiana della Formula Tre. Gran finale domenica con gli Area e lo stesso Pagani in trio con il percussionista Joe Damiani e il tastierista Eros Cristiani, a riproporre alcuni successi storici anche della Premiata Forneria Marconi.
Non potendo essere presenti per ovvie ragioni, cercheremo di reperire i video dell’evento da riproporvi nel corso della prossima settimana.
Nella foto vediamo la locandina del Prog Festival dell’anno scorso, con i Goblin di Claudio Simonetti a suonare accanto a giganti come Van Der Graaf Generator e Barclay James Harvest.