Intervista esclusiva a Red Ronnie: il Roxy Bar nell’era di Internet

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Veniamo a una domanda che ci preme molto sulla scena musicale emergente attuale. Ormai la dittatura dei reality ha fatto sì che attualmente i giovani per emergere debbano per forza cantare cover; secondo te com’è possibile cercare di far tornare indietro l’orologio del tempo e lanciare i gruppi per la loro musica, visto che le radio non la passano e le tv tanto meno. Tutto in Italia passa da Sanremo e dai reality, e ormai non facciamo altro che ascoltare 10.000 versioni diverse di vecchi successi senza alcuno scopo. Come tornare almeno a modelli come la tv stile “Doc” di Renzo Arbore in cui andavano band come Moda e Litfiba?

Guarda, io non sono un produttore per cui non so. Ma posso dirti che sono in certo qual modo legato agli ultimi due gruppi emersi: i Negramaro cui io feci vincere il Tim Tour e i Modà che sono un gruppo che io ho sempre appoggiato anche quando erano in disgrazia… o una Erica Mou che mi piaceva moltissimo e per questo l’ho raccomandata vivamente alla Caselli. Non so quale sia la soluzione, ma se di base il sintomo è il montante disagio giovanile, la causa in realtà è un’altra. La causa di base è che ci hanno abituati a non avere più curiosità per le cose nuove. Pertanto tra un gruppo che fa una canzone tradizionale e uno che ne fa una sconosciuta tutti preferiscono il primo. Questo perché la musica è diventata un immenso karaoke. Bisogna invece avere la curiosità per quello che NON conosci; questo è importante. Questo dobbiamo capire: ci stanno omologando in tutto, ci stanno togliendo il desiderio di capire cose che non conosciamo.

Bene, allora ti dico qual è la trasmissione di musica che per me è stata la migliore della storia e vediamo se sei d’accordo e l’hai mai considerata un riferimento. Parlo dello “Speciale per Voi” di Renzo Arbore in cui un Lucio Battisti era costretto a difendersi dal pubblico (ma sapeva difendersi eccome) o in cui Don Backy veniva letteralmente cacciato dallo studio per il suo comportamento sprezzante.

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Sono assolutamente d’accordo. Arbore in quella trasmissione fece una rivoluzione totale.

E secondo te non ci sarebbe la possibilità di tornare a invitare un artista affermato e farlo interagire col pubblico con licenza di attaccarlo e criticare, per creare un dibattito sulla musica che nei media italiani non esiste più da decenni?

Ma non serve, perché oggi tutta la televisione è critica. Tutta la televisione oggi è urlata e oggi c’è da fare il contrario: c’è da andare mano nella mano. Mentre allora c’era il buonismo totale e quella di Arbore fu una vera rivoluzione.

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Bene, grazie Red. Con questo ci salutiamo e grazie della chiacchierata.

Un saluto a voi.

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