Marco Mazzoli ha cominciato a parlarne nei giorni scorsi: lo Zoo di 105 in onda anche ad agosto. Boutade o ipotesi concreta?
Qui abbiamo scritto che quest’estate i palinsesti estivi potrebbero non cambiare granché a causa dell’emergenza che ha indubbiamente cambiato la nostra quotidianità.
Anche se il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che andremo in vacanza,ciò è difficile da programmare in questo momento, nel quale ancora vige – almeno parzialmente – lo smart working.
Di certo, è difficile pensare a programmi in diretta da località balneari. Mazzoli ha parlato di un possibile viaggio in camper, simile a quello sulla Route 66 nel 2006. A tal proposito, riproponiamo una canzone a caso.
Uno dei problemi principali sarebbe quello del finanziamento dell’operazione. A parte la solita frase: “Se l’avesse chiesto la Leotta...”potrebbe sembrare difficile credere ad un’azienda come 105 “in difficoltà”. Eppure – pur non essendo esperti – basta verificare la durata di un podcast, che oggi supera l’ora e cinquanta minuti. Il tempo totale e quello effettivo di un programma sono quasi coincidenti. Ciò permette di capire che i ricavi pubblicitari stanno subendo un deciso arretramento anche per i network.
Del resto, la “lunghezza” del programma è evidenziata dal fatto che gli interventi sono più lunghi, dalle pillole di Polaroyd con selezioni dei conduttori – Fabio Alisei politicamente potrà non piacere, ma a livello musicale svernicia tutta la squadra – e dal fatto che ormai, la famosa Veronica è quasi una opinionista nello Zoo.
Con le difficoltà nel creare nuovi contenuti, il programma – in particolare Mazzoli, Noise ed Alisei con Pippo Palmieri in regia – sta continuando ad andare avanti, anche se in modo diverso. Anzi, paradossalmente crediamo sia più difficile portare a casa una singola puntata in questo momento più che in situazioni di normalità.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)