
Dalla scorsa notte si era intuito qualcosa che nessun ascoltatore de “I Lunatici”, programma di Rai Radio2 con Roberto Arduini ed Andrea Di Ciancio, avrebbe voluto sentire: Nonno Giannino non c’è più.
Era stato fatto cenno a qualcosa riguardante un ascoltatore storico del programma, durante la puntata: “Speriamo che irrompa in diretta e smentisca questa cosa“, aveva detto Arduini, E gli ascoltatori in grado di irrompere nel programma erano due. Michele da Foggia aveva già chiamato, mentre Nonno Giannino mancava da qualche giorno.
Questo è quanto ha pubblicato qualche minuto fa Andrea Di Ciancio sul gruppo Facebook della trasmissione: “Diciamo sempre che questo programma è diventato una grande famiglia. È per questo che ci dispiace così tanto oggi sapere che qualche giorno fa se ne è andato Nonno Giannino. Ci ha regalato tante risate, interventi assurdi e momenti imprevedibili. Era diventato uno di casa, anche se non lo avevamo mai visto in faccia. Ciao Giannino, insegna agli angeli a cucinare Sei nella storia de ‘I Lunatici’.
Nonno Giannino ha fatto parte della storia de “I Lunatici” con ricette assurde, con il racconto di tutti i mestieri che avrebbe svolto, con le interazioni con la voce di Heidi, e con le sue canzoni più o meno originali. Lascia il programma dopo avere conquistato un titolo di ascoltatore lunatico dell’anno ed avere vinto un Pallone d’Oro lunatico a forma di cuffie che non esiste.
Le sue sfide con Michele per i riconoscimenti immaginari della trasmissione sono state epiche. Quando annunciava di volersi tirare indietro, quello era il segnale che una sconfitta lo avrebbe fatto rosicare per settimane. E alla ripresa ci sarebbe stata subito la campagna elettorale per il premio successivo. Nella sua semplicità si è mostrato tenero quando ha commentato, il 16 luglio 2022: “Non ci posso credere. Vi ringrazio. Sono contento perché ho vinto una volta nella vita”.
E non vanno dimenticate le interpretazioni nelle favole lunatiche di Natale. Ciao Giannino, resterai nel cuore dei Lunatici Forever, per sempre, col consenso – che noi diamo per scontato – dei fratelli Bella.
Stefano Beccacece