I Lunatici e quegli ascoltatori che quasi ti risolvono la puntata

Ricordate quando poco prima dell’inizio della stagione dicevamo che i Lunatici avrebbero avuto bisogno dei propri ascoltatori per portare a casa puntate più lunghe?

Ecco, la cosa sta andando oltre  le più rosee aspettative. Ad esempio il “Maestro Antonio” è passato dalla poesia all’insegnamento della seduzione.Conquista  turiste tedesche, sogna donne che scrivono a loro volta di averlo sognato. Qualche sera fa l’esperto Matteo Di Lelio preannuncia: “Stasera ho un Antonio in formato  Champions League“.

Qualcuno tende a non credergli, e infatti per chi lo ritiene un “pallonaro” è nata la rubrica “Antonio contro tutti”. Ma lui, novello analista di coppia, grazie a un ragazzo che gli chiedeva come farsi lasciare, ha regalato una poderosa massima: “Se sei come me non ti lasceranno mai“.

Grazie ad Eria, l’ascoltatrice lunatica dell’anno scorso che duetta coi suoi uccelli anche in diretta, sono arrivati campioni del calibro  di Claudio “re dei galli” – a cui trovare una compagna entro fine stagione, e la rivelazione Filippo, che vorrebbe spacciarsi per i personaggi più disparati, solo che ha un accento lievemente marcato che lo rende inconfondibile.

Infine si è palesata Laura da Treviso, la spasimante di Arduini: “Fare l’amore con Arduini? Si, anche. Mi fa ridere tutte le sere”. Sul tipo di serata: “Anche arrivare al dunque, a casa mia”. Ma aggiunge: “Scusate, sono timida“.

Di Ciancio, per aggiungere pepe alla puntata, ha pure provato a chiamare la fidanzata dello stesso Arduini, salvo poi doverle spiegare la situazione con un vocale. Ma la timida Laura non si è posta il problema: “Le chiedo se può lasciarti un giorno per me”.

La coppia ama fare queste cose in diretta. Di solito Arduini – che verrà adeguatamente confezionato da Di Ciancio per la spasimante – quando i dibattiti si mettono male o si innervosiscono, fa qualcosa che chi scrive apprezza  tantissimo: usa la radio di flusso, tanta musica e pochissimo parlato, come minaccia.

Ci chiediamo come sia possibile – ma queste sono perversioni da ascoltatori  maniacali –  fare una scaletta fedele con così tante telefonate imprevedibili.

Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".