Eagles of Death Metal: il leader della band sopravvissuto all’attentato al Bataclan nella bufera

Jesse Hughes, frontman degli Eagles of death Metal è finito nel caos a seguito delle dichiarazioni rilasciate sui social. Ricordiamo che la band fu coinvolta nella serie di attentati del 13 novembre 2015, il cui concerto al Bataclan venne violentemente interrotto dall’irruzione di alcuni terroristi jihadisti che fecero fuoco sulla folla con fucili e bombe a mano.

Il cantante si è scagliato duramente contro i giovani studenti a capo del movimento Never Again, organizzatori della grande March For Our Lives (Marcia per le nostre vite) che lo scorso sabato ha inondato di persone le strade e le piazze di tutto il mondo per chiedere al governo Usa norme più restrittive sul possesso di armi da fuoco.

Hughes aveva già all’epoca criticato la politica anti-armi del governo francese, domandando provocatoriamente:

“La vostra legge ha forse impedito la morte di una singola persona al Bataclan? Se qualcuno può rispondere di sì, mi piacerebbe sentirlo, perché io non credo proprio

Stavolta ha deciso di utilizzare il suo profilo Twitter per pubblicare alcuni post contro i giovani attivisti di Parkland, accusando i sopravvissuti alla strage di esssere approfittatori esclusivamente in cerca di attenzioni:

E’ patetico e disgustoso, spero che ognuno di questi vigliacchi che se ne approfittano dei morti possano vivere il più a lungo possibile per provare quanta più vergogna ed essere maledetti

Il punto nevralgico dei suoi insulti è Emma González, la carismatica studentessa divenuta il simbolo del movimento grazie ai suoi appassionati interventi.
In un post (poi rimosso) Hughes aveva condiviso una fotografia della ragazza modificata al computer, che la ritraeva nell’atto di strappare la Costituzione americana, corredata dal commento:

Guardate, L’orrendo volto del Tradimento sopravvissuta del Nulla, amante del Tradimento. Goditi il tuo piccolo momento, sta per finire“.

Da sopravvissuto di una sparatoria posso dirvi di prima mano che tutto il vostro protestare e prendervi giorni liberi da scuola insulta la memoria di quanti sono stati uccisi e voi insultate me e ogni altro amante della libertà con ciascuna delle vostre azioni.. Lunga vita al Rock’n’Roll….

Questi duri messaggi sono costati un certo numero di fan alla band, tanto da spingere il suo leader a rimuoverli ed annunciare l’apertura di un secondo profilo Twitter dedicato esclusivamente alle sue opinioni politiche, mantenendo la sua pagina ufficiale solo per condividere la sua musica.