Queste righe nascono da un fatto avvenuto venerdì notte su RDS, sotto la conduzione di Danny Virgillo e Filippo Ferraro, programma di cui abbiamo parlato già qualche mese fa.Una ascoltatrice ha definito i due speakers “superficiali, senza valori e senza cultura”.
In seguito l’ascoltatrice è stata contattata e fatta intervenire in diretta. Si pensava fosse inseribile nella categoria degli “haters” ma ne è uscito il ritratto di una persona in età matura, che ha avuto diverse disavventure personali, la quale non concepiva – pur essendo un’ascoltatrice assidua di RDS – che di notte si sentissero “tante cretinate“.
Il dialogo in onda avrebbe potuto portare qualche rischio, dato che non si poteva prevedere quali toni avrebbe utilizzato l’interlocutrice, e dato che un pizzico di fastidio in studio si percepiva. Ma la telefonata si è chiusa con la necessità, confermata da parte della donna, di ascoltare meglio, dopo aver inizialmente faticato ad argomentare le proprie critiche.,
Mentre ciò avveniva, chi scrive immaginava che Filippo – vincitore della RDS Academy – avrebbe sfoderato qualche rimasuglio dell’esperienza “didattica” avuta con Giuseppe Cruciani durante il talent. Lo speaker di Radio 24 è solito richiamare chi lo attacca, mettergli pressione e poi stroncarlo allegramente con un “Hai rotto il cazzo”.
A parte questo viene da chiedersi: ma a cosa sere la radio, soprattutto a notte fonda ed in una radio di flusso? Modi per approfondire i fatti della giornata ce ne sono diversi durante le 24 ore: dai quotidiani, alla televisione ai dispositivi mobili. Dalle 01:00 alle 05:00, i fatti sono arcinoti, e anche i “100 secondi di Carlo Rossella” – editoriali su cronaca, politica o su fenomeni di cultura e costume – collocati in ambito notturno hanno una valenza relativa. E non parliamo di musica, la quale può – in quest’era – essere scaricata ed usufruita in ogni momento.
Quindi, è ovvio che una radio come RDS cerchi di offrire durante la giornata compagnia attraverso la leggerezza costruendo sondaggi su notizie curiose che portino gli ascoltatori ad interagire. Ecco che venerdì si è partiti dal controllo del cellulare del partner e si è arrivati al comportamento in seguito ai tradimenti. Ecco che al giovedì c’è “Giovedì sesso“, che ovviamente porta ad una serata “piccante”, con relativo SMS: “Io cambio, ma qualcuno potrebbe denunciarvi”.
Naturalmente è impossibile che l’intrattenimento di un network nazionale – ma anche di qualsiasi radio – possa incentrarsi sui problemi di un singolo ascoltatore, ma proprio per questo, la radio può essere un mezzo accentratore per persone diverse con difficoltà diverse e problematiche quotidiane diverse. Il media radiofonico funge anche da sollievo e da distrazione rispetto a preoupazioni più o meno grandi, personali o collettivi.
Basti pensare che nell’aprile del 2009 – quando ha potuto riprendere le trasmissioni da un container – persino Radio L’Aquila 1, oltre ad informare i cittadini abruzzesi sulle notizie riguardanti i soccorsi post-terremoto trasmetteva contenuti “leggeri” e tematiche “frivole” per ripristinare una quantomeno apparente normalità. Per questo, chi scrive crede che allegria ed attualità – a proposito, se volessimo sentir parlare tutto il giorno di elezioni probabilmente ci sintonizzeremmo 24 ore su Radio Radicale – non siano opposte, bensì complementari.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol
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