Non ne ho mai parlato. Il programma di Pierluigi Diaco. “Ti sento” – nella sua forma radiofonica su Rai Radio2 – a volte rischia di essere ignorato, quantomeno in diretta.
E allora sarebbe opportuno – già inserito fra i nuovi propositi della stagione appena partita – ritagliarsi qualche minuto per recuperarlo su Rai Play Sound.
Da un programma radiofonico – principalmente, poi c’è anche la versione visual – basato sull’ascoltare, estraggo un’immagine. E’ come stare sul lettino con il conduttore che sembra essere alle tue spalle sotto forma di psicoanalista.
Ieri sera, in una puntata incentrata sull’accettazione di noi stessi – tema trattato in “BellaMa'” nel pomeriggio – il conduttore ha “improvvisato” facendosi di fatto da parte e lasciando spazio al dialogo tra Silvia – animatrice olistica per l’infanzia – ed Alessandra.
Qui trovate l’estratto in cui Silvia chiede ad Alessandra di immaginare di essere un albero e di parlare delle radici (passato), del tronco (presente) e dei rami (futuro). Gli ultimi minuti della trasmissione finiscono per subire una lieve variazione, ma è incredibile come Diaco esca di scena lasciando due ascoltatrici a “gestire” in totale schiettezza la conversazione. Il conduttore conclude: “Questi sono i ponti di pace che dobbiamo costruire”.
Stefano Beccacece (n Twitter @Cecegol)