Deejay Chiama Italia, niente più fuori onda in TV. Cosa perde e cosa guadagna l’ascoltatore?

Con l’emergenza Coronavirus, lo studio di Deejay Chiama Italia si è parzialmente svuotato. Una settimana fa è tornato – a distanza di sicurezza – Nicola Savino, ma dal lockdown in poi ha lavorato in via Massena una redattrice su tre.

Dunque, niente più fuori onda sin da quando Linus veniva mostrato al bancone malinconicamente solo. Solo musica, dunque, anche al rientro dalla pubblicità. La stessa  trasmissione televisiva era stata a  sospesa sul canale 69 del digitale terrestre per problemi tecnici legati anch’essi all’emergenza.

Per gli ascoltatori c’è un lato positivo,ed uno negativo. Niente più affermazioni compromettenti  o imbarazzanti buone per essere catturate dagli “ascoltoni”; vedi Linus che probabilmente bestemmia credendo di essere in pubblicità, o Valentina Ricci che rivela ai colleghi un titolo “alternativo” per il suo libro.

Dall’altra parte, nulla viene più spoilerato con frasi rivolte ad Alex Farolfi e Matteo Curti: “Preparami quel file”, o “Tienimi quel messaggio”. Il ‘dietro le quinte è bello, ma perde fascino se riproposto tutti i giorni. Del resto, i reality non hanno oggi il seguito che avevano vent’anni fa.

Intanto, mentre c’è stato il ritorno alle origini con la “50 Songs”, Linus ha commentato così la nuova situazione nella visione del programma: “Chi guarda la televisione rosicherà, ma a non non mettere più l’audio dei fuori onda ha cambiato la vita“.

Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

 

 

 

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".